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Salute

Melanoma: "Diagnosi in crescita, si punta sulla prevenzione con controlli gratuiti e incontri aperti"

Torna la campagna di Novartis ‘Oltre la pelle'. Prossimo appuntamento a Bologna il 20 maggio all’IRCCS Policlinico di Sant'Orsola

L'aumento delle temperature, l'assottigliarsi dello strato di ozono dell'atmosfera, il crescere dell'inquinamento dovuto ai carburanti fossili minacciano la salute umana. A partire da quella della pelle. Gli effetti del cambiamento climatico, infatti, si possono misurare anche in termini di maggior rischio di sviluppare tumori cutanei, e in particolar modo il melanoma. È stato stimato che un aumento di 1,5°C equivarrà a 8 giorni in più di caldo torrido nell'area del Mediterraneo3 e quindi di maggiore insolazione. E i raggi ultravioletti, il fattore di rischio numero uno per lo sviluppo del melanoma, colpiscono di più per via dell'assottigliamento dello strato di ozono: l'1% in meno di strato di ozono provoca un aumento dall'1 al 2% dell'incidenza di melanoma2. Si tratta di uno dei principali tumori che insorgono in giovane età e costituisce in Italia attualmente il terzo tumore più frequente in entrambi i sessi al di sotto dei 50 anni1. A livello mondiale, e l'Italia non fa eccezione, si stima che nell’ultimo decennio il melanoma cutaneo abbia raggiunto i 100.000 nuovi casi l’anno: un aumento di circa il 15% rispetto al decennio precedente4. I controlli periodici dei nei e la protezione della pelle dai danni causati dai raggi solari sono gli strumenti fondamentali per la prevenzione del melanoma. Identificare precocemente un melanoma aumenta infatti le probabilità di guarigione: se diagnosticato allo stadio iniziale, può essere risolto anche con la sola asportazione chirurgica della lesione.

Momenti formativi e controllo nei gratis: come e dove

Così il quadro tracciato da Novartis , che rilancia la campagna Oltre la pelle per riportare  l’attenzione delle persone sull’importanza della prevenzione del melanoma. La nuova iniziativa prende vita presso i centri specialistici di alcune città italiane, per invitare la cittadinanza a controllarsi grazie a screening gratuiti, a dialogare e confrontarsi con i clinici per conoscere, prevenire e affrontare insieme il melanoma. 

L’iniziativa Incontriamoci, partita lo scorso novembre con gli appuntamenti di Benevento, Roma e a marzo con quello di Palermo, per la sua quarta tappa arriva a Bologna, all’IRCCS Policlinico di Sant'Orsola e proseguirà per tutto l’anno coinvolgendo altri centri distribuiti sul territorio nazionale.

La giornata prevederà un momento informativo con gli esperti del Centro per parlare dell’importanza della prevenzione primaria e secondaria e della necessità di controlli periodici. I partecipanti all’incontro informativo potranno effettuare al termine dell’evento uno screening gratuito dei nei.

Per partecipare all’incontro ed effettuare la visita gratuita è necessaria la prenotazione: tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.oltrelapelle.it nella sezione dedicata Parliamone insieme. Sarà possibile prenotare fino ad esaurimento posti. 

Prevenzione parola d'ordine

“La prevenzione del melanoma è possibile, e questa è una buona notizia. Perché sia efficace però è necessario che le persone capiscano quali sono i fattori di rischio, quali le buone abitudini da tenere e l'importanza del controllo periodico dei nei”, spiega Barbara Melotti, oncologa, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna IRCCS Policlinico di Sant'Orsola. “E anche nell'eventualità della diagnosi di un melanoma, se questa avviene precocemente sono buone le probabilità che tutto si possa risolvere con la sola asportazione chirurgica del tumore. Inoltre, anche in caso fosse necessario sottoporsi a terapie, oggi abbiamo a disposizione trattamenti efficaci e mirati. Il panorama della cura del melanoma ha subito una vera rivoluzione ed è importante comunicare tutto questo ai cittadini, per renderli più consapevoli di cosa possono fare per tutelare la loro salute”.

L’attenzione alla prevenzione è quanto mai opportuna proprio in questo periodo, quando il Sole comincia a riscaldare di più e si inizia a vestirsi con abiti più leggeri, scoprendo parti di corpo finora rimaste protette dai vestiti.

“Siamo alle porte della stagione estiva, mesi in cui la pelle viene esposta maggiormente all'azione dei raggi UV e in cui l'attenzione alla protezione deve aumentare. Non solo quando si va al mare o in montagna, anche in città le porzioni di corpo scoperte devono essere protette”, afferma Emi Dika, dermatologa, Azienda Ospedaliero-Universitaria di Bologna IRCCS Policlinico di Sant'Orsola. “Particolare attenzione devono prestare tutti coloro che hanno una carnagione chiara, che sono soggetti a scottature, che hanno una storia familiare di melanoma. Ci sono fattori di rischio che aumentano il rischio di sviluppare questo tumore. È quindi importante che le persone siano informate. La prevenzione del melanoma passa attraverso gesti semplici, come la visita di controllo dei nei: un esame indolore che il dermatologo esegue con apparecchi in grado di vedere ciò che a occhio nudo non si vede e di tenere monitorate le eventuali modificazioni. Un gesto che può salvare la vita”.

Oltre la pelle è la campagna di sensibilizzazione realizzata da Novartis per fornire informazioni, approfondimenti e consigli sulla prevenzione e la gestione del melanoma. Dal 2021, con l’iniziativa Oltre la pelle – la prevenzione al centro, la campagna ha avviato una serie di attività specifiche sull’importanza della prevenzione del melanoma per promuovere le visite dermatologiche per il controllo dei nei, quale strumento principale e fondamentale di prevenzione. Un ricco programma di attività per conoscere e prevenire il melanoma, sviluppato anche grazie al contributo di esperti, medici e pazienti, attraverso la pagina Facebook @OltreLaPelleMelanoma, una community attiva da oltre due anni, e una pagina dedicata all'interno del portale Alleati per la Salute.

Cosa è il melanoma

Il melanoma cutaneo è il tumore della pelle più aggressivo che colpisce una popolazione mediamente giovane rispetto alla maggior parte delle altre neoplasie solide: nella popolazione sotto i 50 anni di età è il secondo tumore più frequente negli uomini (dopo quello del testicolo) e il terzo nelle donne (dopo quelli del seno e della tiroide)5. 
In Italia l’incidenza del melanoma è aumentata in modo importante negli ultimi dieci anni: per il 2020 sono stati stimati 14.863 nuovi casi (+ 20% rispetto al 2019), di cui 8.100 per gli uomini e 6.700 per le donne1. In Italia vivono oggi circa 170 mila persone (80.069 uomini e 89.831 donne) con una pregressa diagnosi di melanoma1. Il rischio di insorgenza del melanoma cutaneo è legato a fattori fenotipici, ambientali e genetici. L’incidenza al Nord e al Centro Italia risulta due volte più frequente che al Sud sia negli uomini che nelle donne1. 

Lo stadio del melanoma si basa sulla classificazione TNM e indica l’estensione della malattia. Esso fornisce informazioni sul rischio di ricaduta e mortalità6. La chirurgia è il trattamento di elezione per il melanoma negli stadi iniziali di malattia. Per il trattamento degli stadi più avanzati sono invece disponibili agenti immunoterapici e terapie a bersaglio molecolare (o terapie target). Per quest’ultima tipologia di trattamenti diventa fondamentale la valutazione dello stato mutazionale: alcune mutazioni genetiche sono infatti alla base della proliferazione incontrollata delle cellule. Tra queste, le mutazioni del gene BRAF, che sono presenti in circa la metà dei pazienti affetti da melanoma6. 

 

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