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Venerdì, 19 Aprile 2024

Ausl, ecco il nuovo dipartimento per i pazienti cronici. Urbinati: "Basta esamificio" | VIDEO

Parla Stefano Urbinati, cardiologo e direttore della nuova entità: "Anni fa avevamo i pazienti cronici che avevano una patologia prevalente, oggi è cambiata l'epidemiologia"

"L'obiettivo è quello che la cronicità possa essere gestita sul territorio e che quindi l'ospedale possa fare il suo ruolo di sponda per gestire le fasi di stabilizzazioni e i casi più complessi" che magari richiedono un intervento chirurgico "oppure quando si deve ricorrere alle alte tecnologie". E' il dottor Stefano Urbinati, già direttore della Struttura Complessa di Cardiologia e Unità Coronarica dell’Ospedale Bellaria e direttore del neonato dipartimento.

"C'è la necessità di riorganizzare la nostra attività tra l’ospedale e il territorio che lavorino in maniera integrata, ma parallela. Pensiamo che se paziente cronico viene gestito in prossimità del territorio possa avere un impatto positivo anche sulla riduzione delle liste d'attesa, cioè di questo esamificio, la peregrinazione dei pazienti per Bologna a cui assistiamo quotidianamente - continua Urbinati - e anche sul sovraffollamento del pronto soccorso che è un'altra importante emergenza della sanità attuale". 

Un tema già trattato anche dal  dott. Alessio Bertini, direttore del PS del Maggiore: "Il ricorso al Pronto soccorso per ogni evenienza è un'abitudine difficile da smontare", quindi sono i codici meno gravi o critici a subire le attese maggiori "molti cittadini lamentano la difficoltà di capire dove andare in alternativa al PS, il lavoro da fare è informare la popolazione una volta predisposta la rete di attività"

"E' cambiata l'epidemiologia"

Il cardiologo spiega che "è cambiata l'epidemiologia. Anni fa avevamo i pazienti cronici che avevano una patologia prevalente, oggi abbiamo pazienti sempre più anziani che contemporaneamente hanno problemi cardiologici pneumologici, diabetologici, reumatologici - quindi questo nuovo percorso prevede che gli specialisti operino in maniera integrata - senza creare confusione o duplicazione e triplicazione di esami e di indicazioni quindi c'è assolutamente la necessità che il paziente riceva una risposta univoca". 

Riorganizzazione quindi "nel realizzare questo nuovo dipartimento in cui sono collocate le unità operative di cardiologia, la pneumologia, l'endocrinologia, ladiabetologia e la reumatologia. Si vuole creare - afferma Urbinati - un rapporto più diretto con il territorio in maniera tale che il paziente cronico possa essere gestito in maniera integrata in maniera molto professionale, ma vicino casa, quindi da parte delle case della comunità. Consideriamo che nella nostra azienda ogni distretto ogni quartiere di Bologna ha una o due casi di comunità, sono presenti gli specialisti che possono lavorare in maniera integrata e presente l’infermiere di famiglia e anche altre figure professionali secondo me assolutamente interessanti come l'assistente sociale, il fisioterapista e lo psicologo. Ovviamente sono in stretta connessione con il medico di medicina generale" conclude Urbinati. 

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