Lotta alle dipendenze e reinserimento sociale, al via in città a 10 progetti "innovativi"
Dalla Regione 1 milione di euro per un piano di interventi che riguarderà tutta l'Emilia-Romagna
Un piano di percorsi terapeutici e assistenziali "innovativi" per la promozione e la salvaguardia della salute mentale, la prevenzione e il contrasto alle dipendenze patologiche, il recupero e il reinserimento sociale dei giovani e delle persone che hanno commesso reati. La Regione Emilia-Romagna, con un investimento di 1 milione di euro, ha dato il via libera a dei progetti pilota con l’obiettivo di affrontare "la complessità di queste realtà con nuove soluzioni".
I progetti previsti a Bologna
Su 39 progetti pensati su tutto il territorio regionale, 10 sono previsti a Bologna per un valore complessivo di 329.000 euro e che potranno essere ulteriormente sviluppati dall’Ausl. Tra gli ambiti di intervento, si va dall’analisi alla formazione per migliorare i servizi residenziali alle prescrizioni farmacologiche. Ai corsi di formazione specifici per l’intercettazione precoce e il trattamento dei problemi di salute mentale in adolescenti e giovani che accedono al Pronto soccorso, fino ad arrivare a progetti per il riconoscimento e la cura della sindrome da deficit dell’attenzione (ADHD). Infine, lo sviluppo della telemedicina in carcere. “Progetti che mirano a far evolvere la presa in carico rendendola sempre più tempestiva ed informale, favorendo l’adesione del paziente all’intero percorso terapeutico", fa sapere l'Ausl di Bologna.
Donini: "Situazioni che la pandemia ha acuito"
“Questi progetti riguardano ambiti molto complessi e delicati, che spesso coinvolgono i giovani e i giovanissimi e che abbiamo il dovere di affrontare con tutti gli strumenti a nostra disposizione: parliamo di isolamento sociale, dipendenze patologiche e problemi di salute mentale", afferma l’assessore alle Politiche per la salute, Raffaele Donini. "Situazioni che, come sappiamo, la pandemia ha acuito, ma che già da prima della pandemia avevano iniziato ad imporsi come nuove emergenze. Con questo investimento intendiamo quindi consolidare e migliorare ulteriormente l’offerta dei servizi territoriali messi in campo dalle Aziende sanitarie e Ospedaliere, anche con metodi e approcci innovativi”, conclude Donini.