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Salute

Studio Sant'Orsola: il covid causa disturbi gastrointestinali a oltre 500mila guariti

Secondo lo studio, tenendo conto dei 17 milioni di persone ammalate di COVID-19 solo in Italia, nei prossimi anni potremmo avere oltre mezzo milione persone da curare per patologie gastroenterologiche

"Il COVID-19 colpisce principalmente le vie respiratorie, ma è ormai noto l’interessamento anche del tratto gastrointestinale". Sono i risultati definitivi dello studio GI-COVID19 condotto dalla Medicina Interna e Gastroenterologia dell’IRCCS Policlinico di Sant’Orsola su pazienti seguiti per un anno che verranno presentati dal 20 al 22 giugno a Palazzo Re Enzo all’IBS DAYS 2022 e che ha incluso più di 2000 pazienti ricoverati per COVID-19 in 36 centri di 12 nazioni europee. "Diversi studi hanno riportato con grande variabilità la presenza di sintomi gastrointestinali come diarrea, nausea, vomito e dolore addominale". 

I risultati dei dati relativi alla fase acuta sono stati da poco pubblicati dalla prestigiosa rivista ‘The American Journal of Gastroenterology’.

La ricerca sui pazienti

I ricercatori, fa sapere il SantoOrsola, hanno seguito durante il ricovero e per 1 mese i pazienti ospedalizzati per COVID-19, evidenziando che i sintomi gastrointestinali, quali ad esempio la nausea e la diarrea. Dopo 1 mese dal ricovero i pazienti guariti dal COVID-19 continuavano a lamentare nausea. I ricercatori hanno quindi concluso che l'infezione da SARS-CoV-2 può portare a disfunzioni gastrointestinali persistenti fino ad 1 mese.

La ricerca ha analizzato anche i pazienti a 1 anno dall’ospedalizzazione per COVID-19. Parte dei risultati definitivi dello studio GI-COVID19, relativi alle valutazioni effettuate ad un anno dell’ospedalizzazione, sono stati presentati in anteprima lo scorso maggio negli Stati Uniti al Digestive Disease Week.

E' stato dimostrato che a distanza di un anno il 3.2% dei pazienti affetti da COVID-19 sviluppa sintomi digestivi persistenti, non presenti prima del COVID-19, compatibili con la diagnosi di sindrome dell’intestino irritabile; questo disturbo si caratterizza per la presenza di dolore addominale ed alterazioni dell’alvo e potrebbe quindi rientrare nello spettro clinico del Long-COVID. Questi dati, tenendo conto dei 17 milioni di persone ammalate di COVID-19 solo in Italia, suggeriscono che nei prossimi anni avremmo oltre mezzo milione persone da curare per patologie gastroenterologiche.    

Il congresso IBS DAYS 2022

Al congresso IBS DAYS 2022 partecipano i principali opinion leader sull’argomento, con un programma che prevede la discussione delle nuove scoperte e prospettive future in tema di epidemiologia, genetica, dieta, microbiota, infiammazione, infezione, diagnosi e terapia.

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