Covid e ritorno a scuola, il CTS: "Cantare e urlare aumentano lo spargimento di goccioline"
Così sembra a detta di Kyriakoula Petropulacos, direttrice Salute e Welfare Emilia-Romagna e componente del comitato tecnico scientifico per l’emergenza, ma riassicura sulle mascherine
Stop alle grida e ai canti in classe? Così sembra a detta di Kyriakoula Petropulacos, direttrice generale Cura della Persona, Salute e Welfare della Regione Emilia
“Le conoscenze sulle potenzialità di contagio nell’età scolare sono incomplete e questo impedisce di prendere posizioni definitive”. Ha detto in un'intervista al Corriere della Sera "potremmo essere costretti a modificare certe scelte. In alcuni casi però abbiamo potuto dare indicazioni operative condivise, ad esempio cosa fare quando si scopre un alunno positivo”.
Per Petropulacos, “cantare e urlare aumentano lo spargimento di goccioline", quindi sarebbero a rischio alcune modalità durante le lezioni di musica, appunto "meglio soprassedere, a meno di non essere dovutamente distanziati. È difficile pensare che tutti in una classe si ricordino che è saggio, non alzare la voce o restare in silenzio ma se lo facesse la maggioranza sarebbe sufficiente”.
Infine sulle mascherine ricorda: ”Voglio tranquillizzare i genitori. Non sono in alcun modo un rischio per la salute se il ragazzo è sano, possono dare qualche problema solo agli asmatici. Anche tenerle addosso diverse ore non è pericoloso. Non impediscono il respiro. Al massimo sono fastidiose ma ci si abitua”.
Quindi, il tema è "i comportamenti individuali, sarà importante la sensibilizzazione degli studenti. Nessuna precauzione funziona, neppure la più rigorosa, se non viene rispettata. Come risponderanno i ragazzi e le famiglie? È un’incognita. Ci vorrà attenzione nell’evitare comportamenti finora considerati innocui, tipici degli alunni specie durante la ricreazione, e che oggi potrebbero essere un rischio”.