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Nidi, via a operazione straordinaria per abbattere le liste di attesa

Dalla Regione altri sette milioni sul piatto. Bonus di 4.500€ per ogni nuovo posto attivato

Continua l’opera della Regione Emilia-Romagna che pone come obiettivo l’abbattimento delle liste d’attesa per i nidi. Nella mattina di oggi, venerdì 29 luglio, il presidente Stefano Bonaccini e la vicepresidente Elly Schlein hanno comunicato l’istituzione di un ulteriore fondo di 7 milioni di euro: “Ci siamo messi in condizione di utilizzare al meglio le nuove risorse dell’Unione Europea – ha commentato Schlein – da parte nostra c’è una forte attenzione nell’investimento dell’educazione della prima infanzia”. 

Il bando, rivolto a tutti i comuni e ai gestori regionali, prevede un bonus di 4.500€ per ogni nuovo posto che verrà attivato. I fondi per il sistema integrato per l’istruzione 0-6 anni arrivano quindi, nel 2022, a 60 milioni di euro: “Un’operazione straordinaria – ha commentato in conferenza stampa Bonaccini – che tiene fede ad una promessa fatta sia in campagna elettorale che nei due anni e mezzo di mandato. Una scelta così in Italia non la fa nessuno, noi invece ci crediamo davvero: vogliamo garantire alle famiglie delle realtà scolastiche di qualità, non parcheggi a ore, e vogliamo inoltre garantire ai bambini una crescita che li irrobustisca. Come si evince dai test invalsi, chi ha fatto il nido e la materna risulta mediamente più preparato rispetto a chi non li ha frequentati. Da questo punto di vista l’Emilia-Romagna sta facendo qualcosa di straordinario”.

Nidi, oltre 500 bambini in attesa e 123 posti liberi

Regione, gli obiettivi sull’istruzione infantile

Il provvedimento contribuisce al raggiungimento degli obiettivi che, in tema di istruzione infantile, la Regione ha posto: “I percorsi educativi che partono prima sono più solidi – continua Schlein – e, soprattutto, riducono povertà e dispersione scolastica. Inoltre, il nido e la materna costituiscono un servizio necessario nella conciliazione dei tempi di vita e di lavoro delle famiglie che, come sappiamo, ricadono in proporzione maggioritaria sulle donne. Quindi, questo è anche un provvedimento di salvaguardia della figura femminile all’interno della famiglia. Rafforziamo così l’offerta pubblica e lavoreremo con i comuni e i gestori locali con l’obiettivo finale di abbattere le liste d’attesa e abbattere le rette scolastiche”. 

Nidi e scuole materne. Aumenta in Emilia-Romagna l'offerta educativa

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