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Scuola, lo sfogo dell'insegnante: "Vaccinata e guarita dal Covid, ma il Green pass è scaduto proprio all'inizio della scuola"

Prima la dose di vaccino, poi la malattia da Covid. Per la donna la validità del certificato verde si è accorciata a sei mesi, ed è scaduto a pochi giorni dall'inizio dell'anno

"L’unica soluzione ora, per tornare a insegnare in classe, è eseguire tamponi ogni 48 ore". E' una storia di quotidiana burocrazia per Sara, insegnante bolognese di 42 anni alle prese con i bizantinismi della normativa sul Green Pass, resi ancora più complicati da un decorso sfortunato degli eventi.

A raccontare a Bolognatoday della vicenda è la stessa insegnante, maestra di una classe quinta in una primaria della città. In sintesi all'insegnante, domani, quando suonerà la prima campanella, sarà -tecnicamente- proibito di entrare, a meno che non si sia sottoposta a un tampone, da fare ogni 48 ore.

Fin qui nulla di nuovo, è la normativa, ma per la 42enne parla la sua storia sanitaria recente: ha effettuato una prima dose di vaccino, poi ha contratto il Covid ed è guarita. Non solo, la 42enne ha fatto a sue spese un test anticorpale: valori altissimi, lo 'schermo' al virus c'è eccome, ma verrà comunque chiesto il tampone, dal momento che il sistema non riconosce 'il percorso' fatto dalla 42enne.

Lo sconforto è grande: "So di essere sana, ho gli anticorpi -aggiunge la donna- il Green pass mi spetta, a scuola abbiamo comunque distanze e mascherine. Sono veramente molto abbattuta". Sara si sfoga ancora: "Che differenza c’è tra me e una persona che ha contratto il Covid e poi si è vaccinata? Quando si è smesso di guardare al lato della salute e si è cominciato solo a vedere unicamente il lato legale e burocratico della faccenda?".

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La storia di Sara: "Prima il vaccino, poi il Covid: e il Pass è già scaduto"

La maestra fa un passo indietro e racconta tutta la vicenda. "Sono stata tra le prime a essersi sottoposta al vaccino Astrazeneca, nel mese di marzo. La settimana successiva al vaccino il destino ha voluto che mi ammalassi anche di Covid".

Una sequenza questa che, de iure, invalida il percorso vaccinale, inquadrando la donna nella categoria dei guariti da Covid, e non quella invece di chi ha contratto la malattia e poi ha effettuato una dose di vaccino.

Ergo, con la validità del Pass limitata ai sei mesi di copertura previsti nel primo caso, invece che i 12 previsti nel secondo. "Ovviamente questo lo ho scoperto improvvisamente" commenta Sara. "Conta solo il primo tampone positivo effettuato: il mio vaccino non ha valore".

Tornando alla sequenza temporale la donna, subito dopo la guarigione, aveva consultato il suo medico, "che mia aveva rassicurata -dettaglia l'insegnante- 'Stia tranquilla, perché lei ora con gli anticorpi è a posto almeno fino a fine anno'". Poi la doccia fredda: il Pass varrà solo fino ai primi di settembre, lasciando la 42enne 'scoperta' poco prima dell'inizio della scuola.

La donna ha provato a correre ai ripari. "Ho eseguito a mie spese un esame degli anticorpi a fine agosto, perché il rientro a scuola era imminente ed ero preoccupata: il mio Green pass scadeva il 7 settembre e volevo tornare a scuola: avevo gli anticorpi ancora molto elevati e il mio medico ha consigliato di non vaccinarmi assolutamente, per ora".

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Continua il racconto: "Chiamo più volte il numero 1500 per avere informazioni sulla proroga del Green pass, di cui si sente tanto parlare nelle ultime settimane, ma non sanno dirmi molto. Unico consiglio datomi, da un loro medico questa volta, è sempre quello di non fare il vaccino al momento e di aspettare, anche perché nel mio caso una terza dose non sarebbe prevista":

E si arriva alla vigilia dell'apertura della scuola, ma del Pass (almeno la versione 'di lungo periodo' fornita con il vaccino, ndr) ancora nessuna possibilità. Ora "l’unica soluzione ora, per tornare a rivedere i bimbi ai quali insegno, è eseguire tamponi ogni 48 ore, a mie spese, cosa che farò, per ora. Ma -conclude l'insegnante- per quanto andrà avanti una situazione del genere? La prossima settimana ho prenotato tamponi, ma sono sincera: non so quanto reggerò".

La precisazione di Ausl

Dopo qualche giorno Ausl ha diramato una nota nella quale ha spiegato la situazione e specificando quale procedura è suggerita per la donna per completare la profilassi e riottenere il Pass, pur riconoscendo la "mancanza di chiarezza informativa in merito al completamento del ciclo vaccinale nei casi di guarigione covid a seguito della somministrazione della prima dose di vaccino ".

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