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Scuola, nuovo anno al via tra ricerca di supplenti, sostegno e bimbi non vaccinati

Il punto del direttore dell'uffcio scolastico regionale Stefano Versari

Se non fosse stato per il combinato disposto di quota 100 e l'esaurimento dei concorsi le supplenze sarebbero state a saldo negativo. Invece, a pochi giorni dall'inizio della scuola, diversi dei 117mila studenti bolognesi (su circa 550mila in regione) si troveranno davanti un supplente anziché un titolare di cattedra. E' il principale nodo che dovranno affrontare le scuole quest'anno, assieme ad altre questioni come il calo trendenziale dei docenti di sostegno e nodo dei bimbi non vaccinati tra i più piccini.

Nuovo anno scolastico al via: ingorgo supplenti

A fare il punto sulla situzione è Stefano Versari, direttore dell'ufficio scolastico regionale. "Abbiamo esaurito tutte le procedure concorsuali e assunto tutto quello che potevamo assumere", afferma Versari ai microfoni dei giornalisti. E prosegue con le informazioni di dettaglio: le immissioni a livello regionale in ruolo per l'anno scolastico 2019/20 sono state 3.041 di cui 2.720 su posto comune e 321 su posto di sostegno. A Bologna sono 575 gli insegnanti assunti, tra concorsi e graduatorie.

Purtroppo però le due dinamiche 'nazionali' sopracitate, e cioè il prepensionamento di quota 100 e l'esaurimento delle graduatorie per le cattedre, hanno fatto si che a spanne si debbano cercare 2mila supplenti in tutta la regione, di cui circa 200, dalle elementari alle superiori, solo a Bologna, per fare il pari con le esigenze degli istituti statali.

Nuovo anno scolastico al via: bimbi non vaccinati

C'è poi il nodo dei bambini senza vaccino e degli alunni più grandi non in regola: sono circa 550 i primi, nella fascia da zero a sei anni, numero che cresce a quasi tremila comprendendo la platea fino ai 16enni con il libretto vaccinale non aggiornato. "La norma è chiarissima da quest'anno -chiosa Versari- Quelli che non sono in regola riceveranno il decreto di revoca dell'iscrizione (alla scuola dell'infanzia, ndr)". 

Per quanto riguarda la scuola secondaria, dove non è prevista la radiazione "il personale docente si sta facendo carico di procedure a tutela degli alunni immunodepressi". Non basta infatti metterli in classi diverse dagli studenti non vaccinati, è anche necessario che le classi si trovino in corridoi diversi e che siano appositamente modificati per non farli incontrare anche l'orario dell'intervallo l'ordine di accesso alla palestra e agli spazi comuni.

Nuovo anno scolastico al via: si cercano insegnanti di sostegno

Il direttore dell'Usr sottolinea poi come, a fronte di un aumento nelle scuole emiliano romagnole degli studenti con disabilità certificata del +4,12% (pari a 18.500 alunni), aumentano anche gli insegnanti di sostegno. I posti di sostegno crescono infatti più delle certificazioni e diminuisce infatti il rapporto tra studenti con handicap e docenti a sostegno, quest'anno la proporzione sarà di 1.78.

Ma il personale qualificato, laureato e specializzato per poter essere inserito in queste posizioni non è sufficiente al numero annuale autorizzato in deroga dall'ufficio scolastico regionale sulla base di esigenze documentate espresse dai dirigenti scolastici. "L'obiettivo non è necessariamente quello di raggiungere un rapporto uno a uno- ha dichiarato Versari- perché un aspetto importante è anche quello della conquista di una certa autonomia da parte di questi studenti, ovviamente nei casi in cui questo è possibile, e di integrazione all'interno della classe". Però, dichiara Versari, "resta un dato problematico, che mi sento di segnalare, ovvero quello del numero inadeguato degli studenti specializzati sul sostegno immessi dall'università rispetto alla disponibilità del nostro sistema scolastico".

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