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Disordini in Cile, anche Gary Medel sposa le cause delle proteste

Diversi giocatori cileni hanno epresso la loro opinione su quanto sta accadendo oltreoceano

"Per una guerra sono necessarie due bande, qui siamo un solo popolo e un solo Paese che vogliono crescere e andare avanti nell’uguaglianza. Non vogliamo più violenza. Per questo abbiamo bisogno che le autorità dicano che cambieranno per risolvere i problemi sociali. Parlano di crimini e non di soluzioni di fondo al problema”.

E' il messaggio di Gary Medel, 32 anni, attualmente centrocampista in forze al Bologna e cittadino cileno. Il 'pitbull' non è l'unico giocatore e volto noto cileno che si esprime in solidarietà con i motivi che hanno spinto alle forti proteste contro i rincari del paese andino, proteste iniziate per un piccolo rincaro della metro di Santiago, ma rapidamente diventati la manifestazione -anche violenta- di un disagio che cova nel paese da tempo. Il Cile ha infatti conosciuto uno sviluppo economico sostenuto, ma attualmente lo stipendio medio si aggira intorno ai 400 euro al mese.

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