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Lorenzo non c'è più, ma per lui c'è sempre un posto al Paladozza

Nessuno dimenticherà Lorenzo, neanche la Fortitudo, squadra del cuore di questo ragazzo di 13 anni che domenica "è tornato" al Paladozza. La mamma aveva lanciato un appello chiedendo al popolo del web di inviargli delle lettere per "alleggerirlo dai suoi pensieri"

Nessuno dimenticherà Lorenzo Bastelli, non lo dimenticheranno i suoi familiari, ma neanche i tifosi della Fortitudo, la squadra del cuore di questo ragazzo di 13 anni, morto a novembre, a causa del sarcoma di Ewing e che lo aveva costretto a casa. Così la mamma aveva lanciato un appello via social, in occasione del suo compleanno, chiedendo al popolo del web di inviargli delle lettere per "alleggerirlo dai suoi pensieri".

A tre mesi dalla scomparsa Lorenzo però è tornato al PalaDozza "dove resterà per sempre nell'abbraccio degli Amici della Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna e di tutta la famiglia biancoblu", fa sapere la squadra. Tra gli spalti infatti c'è il posto di Lorenzo, bianco con la scritta blu, ovviamente "ma simbolicamente anche di tutti quei bambini e ragazzi che hanno combattuto, stanno combattendo o combatteranno la loro battaglia per la vita". 

Lorenzo è malato, il commovente appello della madre: "Scrivetegli lettere, così non si sente solo"

Prima del match di domenica 19 febbraio, perso dalla Fortitudo, minuti di applausi dall'intero Paladozza e cori e il viso di Lorenzo è apparso sul maxi schermo: "Quanto gli sarebbe piaciuto tutto questo, che gioia", ha detto la sua mamma davanti a quel seggiolino bianco con il nome del suo amato figlio, non smettendo di ringraziare tutti quegli sconosciuti. 

Vorremmo che quel seggiolino con il suo nome, idealmente condiviso con tutti i bambini e ragazzi che combattono la loro battaglia per la vita

"Ieri sera, fuori dal campo, siamo stati grandi, capaci del canestro più bello - scrive la Fortitudo - Siamo stati una vera squadra, tutte/I accanto ad una famiglia che soffre ma con fatica sta andando avanti, una famiglia che, dopo quattro anni durissimi, dopo una battaglia che li ha provati e depredati, si risveglia dal più brutto degli incubi e con quella dura realtà fa i conti. Gli sguardi di Francesca, Massimiliano, Alessandro, credo ce li porteremo dentro per sempre, così come quelli degli Amici della Fossa dei Leoni 1970 Fortitudo Bologna , il loro incoraggiamento a non mollare è arrivato dritto al cuore, proprio perchè partito da tanti cuori sinceri. Gli occhi si dice non mentono, sono specchio dell'anima, quelli visti ieri sera su quelle gradinate non li dimenticheremo più. Come non dimenticheremo Lorenzo, che della vita, seppur giovanissimo, ha conosciuto il senso vero. Vorremmo che quel seggiolino con il suo nome, idealmente condiviso con tutti i bambini e ragazzi che combattono la loro battaglia per la vita, sia anche un monito, soprattutto per i più giovani: essere vivi, in salute, è la più grande delle fortune, durerà quel che deve durare, voi non sprecate mai il tempo che vi è stato dato, fate della vostra vita il più bello spettacolo a cui si possa desiderare assistere". 

Ageop: "Intreccio tra sport, emozioni e un'intensa capacità di affetto vero, puro"

"Ci siamo emozionati molto quando abbiamo saputo del gesto che Fortitudo per il Sociale APS ha dedicato al piccolo Lorenzo e, idealmente, a tutti i bambini che hanno lottato, lottano e lotteranno contro il cancro. Un seggiolino che rappresenta la voglia di continuare a condividere la festa dello sport e la passione per il basket con migliaia di persone. Un mantra positivo che si ripete a ogni ingresso al PalaDozza - ha scritto Ageop Ricerca, l'Associazione Genitori Ematologia - Ci sono molto piaciute le parole che hanno usato per descrivere questa iniziativa, un intreccio tra sport, emozioni e un'intensa capacità di affetto vero, puro. Un applauso a loro e un grazie sentito agli amici della Fossa dei Leoni 1970 - Fortitudo Bologna". 

Lorenzo e l'amore del web che promette di mandargli lettere e foto 

Il posto di Lorenzo al Paladozza

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