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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cinque siti archeologici a Bologna: un tour tra storia e arte

Cosa visitare per capire e approfondire la storia del territorio

Il territorio di Bologna è ricco di sorprese, e oltre ai classici tour alle scoperte delle bellezze locali è possibile visitare anche siti archeologici unici nel loro genere, dove si intrecciano storia e arte. In città così come in alcuni Comuni della provincia è possibile osservare quel che resta di antichi insediamenti.

Cosa visitare per capire nel profondo la storia della città:

Il Teatro Romano in via dè Carbonesi: costruito nei primi decenni del I secolo a.C, fu ampliato in un secondo momento: la cavea fu portata ad un diametro di 93 metri e l'edificio fu ornato con marmi pregiati d’importazione, mosaici pavimentali e parietali, stucchi e affreschi con decorazioni vegetali. Il teatro è caratterizzato da una struttura fondata su una fitta rete di muri radiali a vista, in pietra arenaria, realizzato con elementi irregolari cementati fra loro.

Scavi archeologici Salaborsa, piazza del Nettuno: sotto al pavimento di cristallo della piazza coperta, una passerella guida il visitatore lungo un affascinante e stimolante passeggiata attraverso la storia al centro della città di Bologna. E' pissibile prenotare anche visite 'singole' o di 'gruppo'

Muv- Museo e Centro di documentazione della civiltà villanoviana a Castenaso ospitato nell'ex fienile del complesso rurale di Casa Sant'Anna a Villanova di Castenaso,  il Muv sorge dove, fra il 1853 e il 1856, il conte archeologo bolognese Giovanni Gozzadini scoprì e identificò le tracce della fase più antica della civiltà etrusca, sviluppatasi tra gli inizi del I millennio a.C. (Età del Ferro) e gli ultimi decenni dell'VIII secolo a.C.

Museo Civico Archeologico L. Fantini a Monterenzio: l'attuale sede, inaugurata nel luglio del 2000, fu il risultato di un notevole sforzo congiunto da parte del Comune di Monterenzio, della Comunità Montana, della Regione Emilia-Romagna, del Ministero per i Beni Culturali e dell’Università di Bologna. Nel 2006 la superficie espositiva del museo fu ampliata all’esterno dell’edificio, con la ricostruzione in scala reale di un modello di casa dell’abitato etrusco-celtico di Pianella di Monte Savino. Il Museo è incentrato principalmente sull'insediamento etrusco-celtico scoperto alla fine degli anni '70, presso il vicino Monte Bibele. Complementare alla visita al museo è il percorso nell'area archeologica di Monte Bibele, raggiungibile in auto e dopo una breve passeggiata nel bosco.

Museo Nazionale Etrusco "Pompeo Aria" e area archeologica di Kainua a Marzabotto : Il Museo Nazionale Etrusco è intitolato alla memoria del Conte Pompeo Aria che sulle orme del padre Giuseppe organizzò il primo nucleo della collezione. 
Sorge sul margine dell’ampia area archeologica, interamente di proprietà dello stato. È proprio la consistenza dei resti strutturali di questa antica città a fare del sito un caso unico nel panorama dei centri abitati etruschi. A differenza di altre città etrusche -come ad esempio l’antica Felsina che dall’antichità ad oggi fu popolata senza soluzione di continuità- qui l’abbandono del sito garantì la conservazione quanto meno dell’impianto urbano nel suo disegno originale, cosa che ci consente ancora oggi di percorrere le antiche strade lungo le quali si snodano case di abitazione, aree artigianali ed edifici sacri.

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