2 agosto 1980
02 Agosto 2020, Bologna. Esco di casa come ogni mattina per andare a lavorare. Ma qualcosa è diverso, l'aria è più rarefatta, pesante e non per il caldo asfissiante che ha colpito Bologna in questi giorni, è qualcosa di inaspettato, mai provato. La gente è strana, continua a guardare l'ora sullo smartphone, i più nostalgici, invece, si guardano l'orologio al polso. Oggi a Bologna è una giornata particolare, a distanza di 40 anni, la commozione è alta, la rabbia pure. Lì senti parlare nei bar, per strada, si parla solo di quello. Ore 10:25 esatte, guardo fuori dalle vetrine del negozio. Sul marciapiede una signora che fino a qualche secondo prima camminava si è fermata, immobile. Si sta ascigando una lacrima. Guardo bene e tutti si sono fermati, la città è immobile e silenziosa. Oggi a Bologna è una giornata particolare. "Oggi tutti si ricordano cosa stavano facendo esattamente 40 anni fa alle 10:25" prima che venisse aperta una ferita sul cuore di questa meravigliosa città. Resto anche io in un limbo di commozione ed incredulità. Io, a Bologna da meno di un anno, subito adottato e subito sentito a casa, non sapevo che questo giorno fosse così importante ed intenso. Io 40 anni fa non ero nemmeno nei pensieri dei miei genitori, ma vi assicuro una cosa: Mi ricorderò per sempre cosa stavo facendo il 02 Agosto 2020 alle 10:25, perchè come l'orologio della stazione centrale il tempo ogni anno si ferma un po'.