Il panorama pugliese e la famiglia ritratti da Winspeare a “Storie di terra, cibi e mercati”
Nella cornice della manifestazione "di Piazza in Piazza" che invaderà Bologna a partire dal 6 maggio, la rassegna cinematografica "Storie di terra, cibi e mercati" ha iniziato il suo percorso, ieri sera presso il Cinema Rialto, proiettando il film In grazia di Dio (2014), diretto da Edoardo Winspeare. Il film, con i suoi toni non troppo drammatici, ha saputo fare un ritratto del Salento nel cuore della crisi economica che ha invaso (e sta invadendo, seppur in misura minore) il nostro Paese, la stessa che negli ultimi anni ha fatto chiudere diverse imprese e ha gettato nella povertà molte famiglie. Il film "denuncia" la realtà di questo periodo, poco distante da noi, attraverso la storia comune di una famiglia composta di sole donne. La protagonista, che vive con la madre, la sorella e una figlia adolescente, deve fronteggiare una situazione economicamente complicata che rischia di spezzare legami familiari già incrinati.
La storia è frutto della finzione del regista, pertanto non è un documentario né ha una natura autobiografica, ma sembra proporre un modello diffuso nella penisola italiana, inquadrando una realtà viva e pulsante. Applicando la tecnica neorealista di far recitare attori non professionisti, Winspeare gioca sulle origini umili e sulla spontaneità di chi interpreta personaggi con le stesse caratteristiche, riuscendo a trasmettere allo spettatore i timori e le ansie che pervadono gli animi di chi, con i debiti che gli arrivano fino alla gola, deve vendere tutto per poter riscattare il proprio presente.
La vicenda è inserita in una cornice che sembra essere esente da tante pene. La Puglia si presenta in tutta la sua bellezza: in ogni inquadratura non manca il verde dell'erba e il colore rassicurante della terra, senza contare l'azzurro di un mare che ispira fertilità e purezza. Il panorama suggerisce pace quando l'interiorità della protagonista è continuamente schiacciata da sentimenti negativi a causa degli eventi che si susseguono: prima la vendita del laboratorio tessile che aveva con il fratello, che parte per la Svizzera in cerca di un nuovo lavoro, poi la vendita della casa, una figlia che non vuole saperne di crescere e il quotidiano lavoro nei campi, costellato di sequenze dedicate ai frutti della terra.
La trama sottolinea quanto questa donna sia forte e quanto la sua tenacia la spinga verso il futuro, nella speranza di migliorare la propria situazione. Nel frattempo, oppressa dalle tasse e dalle attività agricole, si ripresenta nella sua vita un vecchio compagno di scuola, ora impiegato Equitalia (sembra quasi uno scherzo del destino…), e lei, invece di lasciarsi andare all'innamoramento, decide di rifiutarlo, come se la crisi avesse portato via anche la voglia di amare.
La proiezione si è conclusa con l'assaggio del vino Aubì dell'Azienda Agricola dell'Università di Bologna. La rassegna è stata organizzata dall'Accademia Nazionale di Agricoltura e dall'Alma Mater Studiorum, inoltre gode del patrocinio di Expo 2015 e di City of Food is Bologna.
Il prossimo appuntamento si terrà presso il Cinema Rialto, alle ore 18:30, lunedì 11 maggio per la proiezione del film sul mercato alimentare di Vienna, Food Markets. Profumi e sapori a Km 0: Vienna-Nachmarkt (2013) di Tealdi e Rihai. di Martina Belcecchi