PAROLA DI TPER: 'SU QUEL TRENO I DISABILI NON POSSONO ENTRARE'
Ho sintetizzato il concetto per ragioni di spazio ma ora mi spiego meglio.
Qualche giorno fa ho reclamato a Tper che il capotreno non mi aveva consentito l'accesso al treno Bologna Vignola adducendo tra i vari pretesti che "una persona in carrozzina deve prenotare la corsa". L'affermazione era assurda per un treno di questa linea perché tutti i convogli sono accessibili autonomamente e recano l'apposito simbolo con una carrozzina. Oltretutto negli ultimi anni ho viaggiato su questi treni decine di volte senza prenotare.
Ma Tper, in un vano tentativo di giustificare un vero e proprio atto di discriminazione punito anche dalla legge, mi ha risposto che si è trattato di un "equivoco" dovuto presumibilmente al fatto che nell'orario ferroviario quella corsa non risultava accessibile.
Però lo era (accessibile), tanto che a lato della porta c'era ben visibile il simbolo della carrozzina. E allora perché arrampicarsi su per gli specchi pensando forse di avere a che fare con un poveraccio che se le beve tutte?
QUEL TRENO, CARO CAPOTRENO E CARI SIGNORI TPER, ERA ATTREZZATO PER ACCOGLIERE LA MIA CARROZZINA E QUINDI NON E' ACCETTABILE CHE MI ABBIATE LASCIATO A TERRA ADDUCENDO UNA GIUSTIFICAZIONE CHE SUONA UNA PRESA PER I FONDELLI.
Infine approfitto dell'occasione per RICHIEDERE a Tper i dati del capotreno. E' mio diritto chiederli, è loro dovere darmeli. O DEVO PROCURARMELI IN ALTRO MODO?
RICORDATE, LA LEGGE STA DALLA MIA PARTE!
Alberto Coppini