Quel che rimane di Villa Gozzadini, la casa dell'archeologo più illustre di Bologna
VILLA GOZZADINI. “Questa casa di mille GG atura costruita in luogo abitato anticamente da gente pre-estrusca appartenne insieme a circostante podere a Giovanni Gozzadini storico ed archeologo insigne che illustrò le origini e il contenuto dei 193 sepolcri qui dissepolto e pervenne nel MDCCCIC allo ospedale maggiore erede della figlia Gozzadini Benefica fondatrice dello spedale dei bambini che ne petua il nome. L’amm.ne ospedale P.A. 1932 X.E.F”. Così recita la targa attaccata a villa Gozzadini. Questa villa appartenne in passato ad uno degli uomini più illustri ed importanti di Bologna. Stiamo parlando del conte Giovanni Gozzadini, nato a Bologna il 15 ottobre 1810. Egli fu l’ultimo discendente di una delle famiglie più antiche e nobili di Bologna, e contribuì nella sua vita a tenere alto il nome della sua famiglia. Si dedicò agli studi di archeologia che lo portarono ad un primo studio delle torri e le mura bolognesi, ma non si fermò qui. Portò alla luce la necropoli etrusca di Marzabotto, riportò agli antichi splendori l’Eremo di Ronzano, rintracciò il corso del Setta, diresse i primi lavori di restauro della Basilica di Santo Stefano e pubblicò un libro: “appennino bolognese 1881”. Tuttavia il suo lavoro di maggior successo lo deve agli scavi compiuti nella sua vecchia tenuta a Villanova di Castenaso. Grazie agli scavi effettuati in questo luogo scoprì la civiltà Villanoviana risalente all’età del ferro, oltre a riportare alla luce una vecchia necropoli composta da 193 sepolcri (179 tombe a cremazione e 14 a inumazione). Alla morte del conte (avvenuta il 25 agosto 1887) sua figlia donò il grande patrimonio del padre all’ospedale di Bologna. Ancora oggi la clinica pediatrica universitaria ne porta il nome. I bolognesi sembrano essersi però dimenticati del lavoro di questo grande uomo. La sua vecchia casa versa in uno stato di forte degrado, è ormai un vecchio rudere dimenticato dal mondo. La villa è stata totalmente murata per impedire l’accesso ai vandali, nonostante ciò i più curiosi che si affacciano ad una delle poche finestre rimaste aperte si troveranno davanti delle spettacolari decorazioni. Si pensa di dare una nuova vita alla Gozzadini trasformandola in una beauty farm, il progetto però non ha ancora preso il via. Mentre si attendono nuove notizie sul destino di villa Gozzadini, l'urban explorer Ricchetti Sonia è andata a sbriciare all'interno del vecchio rudere fotografando quello che ne rimane.