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Martedì, 16 Aprile 2024
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Vendemmia in Emilia, in crescita qualità e quantità

Quest'anno, afferma Assoenologi, si prevede una produzione che oscilla dai 42 ai 44,5 milioni di ettolitri con un aumento dell'8% rispetto 2012. Buone anche le previsioni per l'Emilia che segna un +5%

È ormai cominciata la vendemmia in tutta la penisola e con lei anche le prime previsioni su come potrebbe essere questa annata. Il settore vitivinicolo è uno dei più importanti del nostro Paese e proprio per questo motivo ogni anno viene osservato e studiato da una miriade di esperti. Quest’anno, affermano le previsioni di Assoenologi, si prevede una produzione che oscilla dai 42 ai 44,5 milioni di ettolitri con un aumento, ma si parla sempre di dati provvisori, dell’8% rispetto alla vendemmia 2012. Unico dato certo è che fino ad oggi l’uva raccolta risulta di qualità più che buona il che auspica vini di interessante profilo, capaci di attirare le attenzioni non solo di esperti nostrani del vino, ma anche del resto del mondo, dove questo prodotto è richiestissimo. Il vino made in Italy, fiore all’occhiello della nostra produzione, è infatti, uno dei prodotti maggiormente esportati. Secondo un analisi di Coldiretti su dati Istat sul commercio estero relativo al primo quadrimestre del 2013 c’è stato addirittura «un aumento del 10% nelle esportazioni di vino Made in Italy che vola verso il record storico di 5 miliardi delle spedizioni all’estero, se l’attuale trend di crescita sarà mantenuto alla fine dell’anno». Se le previsioni saranno poi confermate con i dati definiti, l’Italia, afferma sempre Coldiretti, risulterebbe, secondo produttore mondiale di vino dopo la Francia.


 

Certo per il momento è stato raccolto solo il 10% dell’uva da vino e quindi avere dei risultati definitivi è ancora presto, bisognerà attendere almeno la prima settimana di ottobre. Però queste previsioni ci danno un primo sentore di come potrebbe andare la produzione di vino per l’anno.


 

In Emilia la produzione prevista segna un aumento di circa il 5%, con punte anche del 10% ,afferma il Report di Assoenologi, rispetto allo scorso anno. Questo, si legge nel sito della Regione, è dovuto anche ad un andamento meteo molto favorevole: dopo un inverno rigido e una primavera che ha portato molta pioggia, l’estate è stata molto calda, con molti casi di siccità che però non hanno portato molte sofferenze ai vigneti. Le notti fresche, si legge poi sul sito istituzionale della Regione, hanno inoltre costituto un elemento molto positivo per il corretto sviluppo della componente aromatica.


 

«Si prevede un’annata tra le migliori per qualità dell’ultimo periodo. Ci sono le condizioni per confermare i nostri traguardi. L’Emilia-Romagna è la seconda regione produttrice di vino dopo il Veneto e i nostri vini sono campioni d’esportazione con una crescita nel 2012 del 15%, più del doppio del dato medio nazionale che è stato del 6,5%» - ha affermato l’Assessore regionale all’agricoltura Tiberio Rabboni durante una visita all’Azienda Cavazza-Isolani a Monte San Pietro, in provincia di Bologna dove è iniziata la raccolta dell’uva per il Pignoletto.


 

Proprio il Doc e Docg Pignoletto è, infatti, tra le novità in arrivo per questa vendemmia. Questo vuol dire che quello che oggi è un vitigno, dunque coltivabile ovunque, si è trasformato in una denominazione strettamente legata a un territorio, compreso tra le province di Bologna, Modena e Ravenna.


 

Ora attendiamo i dati definitivi e speriamo che questa sia un’ottima annata!

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