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Lavorare nel Fintech: le professioni e le competenze più richieste

Con il boom della tecnologia e del digitale il fenomeno del Fintech ha ampiamente investito anche l'Italia. Ecco di cosa si tratta e le professioni più ricercate

È uno dei settori più innovativi e in rapida ascesa del momento: stiamo parlando del Fintech. La tecnofinanza (in inglese Financial Technology o appunto FinTech) è la fornitura di prodotti e servizi finanziari attraverso le più avanzate tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT). Vista la loro natura altamente tecnologica, le imprese tecnofinanziarie sono generalmente nuove imprese che fondano la loro stessa filosofia di affari sulle ICT.

Quello del digitale è un cambiamento che sta investendo diversi settori, tra questi anche quelli dei servizi bancari, finanziari e assicurativi. Competizione allargata, open banking, API, startup, roboadvisor, automatizzazione dei processi sono tutte le strade percorse dal Fintech.

Cosa significa Fintech?

Il termine Fintech nasce dalla contrazione di Finance (Fin) e Technology (Tech). Con l’accezione più ampia del termine si intende un qualunque utilizzo di strumenti digitali applicati in ambito finanziario. In altri casi, il termine Fintech è utilizzato per indicare solamente le startup operanti in tale contesto.

Il fenomeno del Fintech in Italia

Il fenomeno Fintech investe anche l'Italia, a partire dal 2018 si è verificato un boom di crescita per gli investimenti nella tecnofinanza, con conseguente sviluppo di nuovi player che hanno puntato su un adeguamento dei servizi di pagamento, risparmio e investimento alle esigenze dei nativi digitali. Secondo un'indagine dell'Osservatorio Fintech & Insurtech, il 51% dei consumatori italiani tra i 18 e i 74 anni ha avuto necessità di interagire con la banca durante i mesi di lockdown. E soprattutto in momenti delicati, alcune peculiarità dei servizi Fintech sono state decisive. Tra questi figurano il mobile payment, i trasferimenti di denaro peer-to-peer, i servizi per la gestione del budget familiare, i chat bot, il finanziamento partecipativo, il social lending e il prelievo cardless.

Il digitale sta iniziando dunque a investire le abitudini dei consumatori e delle imprese italiane anche in ambito finanziario e assicurativo. Cresce inoltre il numero delle startup Fintech italiane, ancora poco capitalizzate ma già molto attive e operative. Le aziende Fintech utilizzano una varietà di tecnologie, tra cui intelligenza artificiale (AI), big data, automazione dei processi robotici (RPA) e blockchain.

Lavorare nel Fintech, le professioni più ricercate

Sono diverse e molto ricercate le figure in questo particolare e attualissimo ambito: tra le più richieste ci sono i business data analyst, ovvero professionisti che permettono alle aziende di analizzare e aggregare i dati per creare nuovi modelli di business e generare vantaggio competitivo sul mercato; i compliance manager, ovvero coloro che permettono alle aziende di rimanere sempre a pari passo con i cambiamenti normativi del settore; gli esperti in sicurezza informatica o cybersecurity che operano per rilevare, prevenire e risolvere le minacce alla sicurezza di reti di computer e di archivi di dati; ma anche programmatori e sviluppatori web; esperti di marketing digitale, ovvero figure professionali specializzate nella progettazione, pianificazione, attuazione e realizzazione dei piani strategici di digital marketing.

Le competenze necessarie

Sembra quasi banale dire che per lavorare in questo settore bisogna conoscere e avere passione per i sistemi informatici e tecnologici. Altra passione dovrebbe ovviamente essere il settore bancario/finanziario. Una laurea in economia non guasta ma non sempre è necessaria. Se sei esperto in comunicazione, se saresti in grado di sviluppare piattaforme nuove ed intuitive o se sei un developer e data scientist potrebbe essere il lavoro che fa al caso tuo.

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