rotate-mobile
Orientamento

Oltre 35.000 ascolti per la seconda stagione di "Job Busters", il podcast che sfata i falsi miti sul mondo del lavoro

Grande successo per i dieci episodi della nuova stagione che hanno permesso agli utenti di continuare il viaggio alla scoperta dei luoghi comuni più ricorrenti in ambito professionale

“Se non hai talento non troverai mai il lavoro dei tuoi sogni”, “Studiare non serve a niente”, “Le donne non fanno carriera”. Quante volte abbiamo sentito frasi del genere? Il mondo del lavoro è purtroppo pieno di stereotipi che rendono poco agevole - soprattutto per i più giovani - la ricerca di un'occupazione.

Fortunatamente a sfatare questi falsi miti ci pensa Adecco con "Job Busters", un'interessante serie di podcast promossa dall'importante azienda di selezione del personale con l’obiettivo di scardinare i più diffusi stereotipi e falsi miti sul lavoro in Italia. Arrivata alla sua seconda stagione, conclusa con oltre 35.000 ascolti e più di 400.000 visualizzazioni di pagina, anche quest'anno l'iniziativa si è dimostrata un grande successo.

Job Busters: riconoscere i falsi miti sul lavoro è la carta vincente per un futuro brillante

Come la scorsa edizione, anche quest'anno Job Busters ha visto la pubblicazione di dieci puntate, con cadenza quindicinale, per un ricco calendario editoriale che ha accompagnato gli ascoltatori da luglio fino alla fine di ottobre. I singoli episodi sono tutt’ora disponibili sulle principali piattaforme di podcasting come Spotify, ApplePodcast e GooglePodcast e sono stati condotti, anche quest'anno, da Federica Mutti.

La giovane Brand Strategist e Content Creator esperta di Digital Marketing si è confrontata con molti ospiti d’eccezione, anche di calibro internazionale, con l’obiettivo di smascherare i tanto dibattuti luoghi comuni, mettere in discussione le leggende che spopolano in merito alla ricerca e al mondo del lavoro e guidare i giovani verso il loro futuro professionale.

Il viaggio di quest’anno è cominciato con il falso mito “Progettare il futuro post pandemia? Missione impossibile per i giovani”, per concludersi con “I giovani non possono cambiare il mondo”, passando per esempio per “Se sei una donna… non sarai mai una leader”, “L’intelligenza artificiale? Farà sparire un sacco di lavori” e “Diversità e inclusione? Un miraggio”, durante i quali sono stati smascherati rispettivamente stereotipi di genere, quelli relativi ai possibili effetti negativi della digital transformation sul mondo del lavoro e quelli secondo cui diversità e inclusione, nel nostro Paese, sono una conquista ancora lontana. Tantissimi temi interessanti che servono come giusta chiave per un approccio più consapevole e motivato al lavoro e alla sua ricerca.

Le dieci puntate

Rivivere la seconda stagione di Job Busters è possibile usufruendo di un’altra interessante novità: la piattaforma editoriale dedicata al podcast, con approfondimenti, curiosità e ulteriori spunti sulle tematiche trattate nei singoli episodi, è disponibile visitando questo link.

Questi i titoli delle dieci puntate:

  1. Progettare il futuro post pandemia? Missione impossibile per i giovani.
  2. Vieni licenziato? Addio carriera!
  3. Se sei donna... Non sarai mai una leader.
  4. La scuola? Una perdita di tempo.
  5. Contratto di apprendistato? Retaggio medievale.
  6. Se fai il contadino sembri mio nonno.
  7. Con l'arte non si mangia.
  8. Diversità e inclusione? Un miraggio.
  9. L'intelligenza artificiale? Farà sparire un sacco di lavori.
  10. I giovani non possono cambiare il mondo.
Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Oltre 35.000 ascolti per la seconda stagione di "Job Busters", il podcast che sfata i falsi miti sul mondo del lavoro

BolognaToday è in caricamento