Come si viaggia in fase 2: a bordo di un autobus Tper a Bologna | VIDEO
Monitoraggio costante del flusso di passeggeri, posti alternati, biglietti elettronici, segnaletica a bordo e alle fermate
Carichi adeguati sui bus e linee monitorate a largo raggio: riparte così la fase 2 del trasporto pubblico locale a Bologna. Anche oggi, secondo giorno della fase 2, le condizioni di viaggio sugli autobus in città sono in linea con quanto richiesto dall'attuale fase di gestione dell’emergenza sanitaria; posti a sedere contingentati a scacchiera, segnalamento delle distanze a terra alle fermate, biglietti elettronici, area del guidatore transennata, porta anteriore chiusa e numero ridotto di passeggeri.
Su questo punto, fondamentale, Tper è al lavoro costantemente per monitorare le linee dei bus così da poter intervenire nel caso in cui il flusso dovesse superare il carico consentito. In quel caso, spiegano dall'azienda, si effettuano corse supplementari disponendo autobus bis, come già avvenuto il 4 maggio con tre corse aggiuntive della linea 97 (ore 5.20, 5.40 e 6.00 da Bologna in direzione di San Giorgio di Piano) e una della linea 91 delle 6.50 da Bologna alla zona industriale del Lippo di Calderara).
Come nei giorni scorsi, il servizio continua ad essere erogato quantitativamente ad oltre l’80% rispetto al normale. "Si viaggia in sicurezza – afferma Simone Del Mela, autista Tper – siamo organizzati per farlo e se l'autobus supera la capienza adottiamo delle corse bis che vanno a coprire la mancanza dei posti a sedere e in piedi; il servizio è monitorato live, si chiama una corsa di riserva con autobus che sono dislocati nei punti nevralgici della città e si provvede a intervenire nel minor tempo possibile".
"C'è una capienza del 20-25% rispetto a quella normale – continua – la flotta di autobus ogni giorno viene sanificata da cima a fondo rispettando il più possibile le norme previste dal decreto. Da autista – conclude – quello che mi è mancato di più sono proprio tutti i passeggeri che incontro ogni giorno. Ci stiamo abituando a lavorare con meno traffico e persone, da un lato fa prendere un po' fiato, certo, ma dall'altro lato è strano: mi auguro, e con me tutti i colleghi, di tornare alla normalità il prima possibile".