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Economia

Sfida alla crisi e solidarietà: "Investiamo nei nostri hotel per il post-Covid e regaliamo letti"

Rinnovano gli hotel in controtendenza rispetto al periodo difficile e invece di rivendere il mobilio, lo regalano alle associazioni cittadine: "Abbiamo bisogno di queste cose, gesti per noi fondamentali"

Una donazione consistente e inaspettata che arriva a chi si occupa direttamente di persone fragili in un periodo così drammatico è una notizia ancora più bella. C'è infatti chi ha deciso di trasformare una crisi in opportunità, di credere nel futuro e nella ripresa di uno dei settori più penalizzati dal momento e di compiere un atto di generosità rinunciando anche a un piccolo guadagno (magari rivendendo il mobilio usato): due alberghi bolognesi stanno donando centinaia di materassi, letti, comodini, sedie e poltrone ad alcune associazioni cittadine fra cui Piazza Grande in modo che possanoo arrivare alle persone in difficoltà. 

La notizia non è stata divulgata, ma è arrivata involontariamente quando una cittadina ha chiamato una delle due associazioni per regalare un materasso appena sostituito e ancora in ottime condizioni: "Al momento non possiamo accettare, ne abbiamo ricevuti in regalo tantissimi proprio in questi giorni" le hanno detto al telefono. E la curiosità sul misterioso donatore ha fatto il resto, fino a individuare la fonte di questo gesto: si tratta di Savhotel e Aemilia Hotel (via Parri e via Zaccherini Alvisi), entrambi in fase di rinnovamento ed entrambe strutture che fanno riferimento alla Digifor srl, il cui amministratore delegato Renzo Savasta cerca costantemente di mettere in primo piano i contributi sociali. E così è avvenuto per Bologna. 

Piazza Grande: "I materassi sono già stati consegnati a chi ne aveva bisogno" 

Carlo Francesco Salmaso, presidente di Piazza Grande, conferma la donazione: "Abbiamo ricevuto 150 materassi e ne abbiamo già messi in circolo 45, di cui 15 collocate nelle nostre case e 30 ad altri cittadini. Gesti come questo per realtà come la nostra sono fondamentali per due motivi: sia perchè ad aiutare chi ne ha bisogno non si smette mai e i beni non bastano mai, sia perchè rimettendo in circolo degli oggetti che non sono ancora pronti per diventare rifiuti si fa qualcosa di importante per l'ambiente. Un terzo dei materassi dei due hotel è già entrato negli appartamenti che rientrano nel nostro progetto di housing, che mette a disposizione quelle case che i proprietari hanno scelto di affidare a noi. Circa un centinaio nella Città Metropolitana". L'associazione Piazza Grande infatti ha realizzato per prima in Italia il progetto dell'housing first, che fa incontrare la domanda e l'offerta di case attraverso la mediazione e la garanzia della cooperativa che prende in carico i nuclei inseriti. Un modello nuovo, alternativo a quello delle strutture di massa, molto pericolose in tempo di pandemia.

Investire ora, per essere pronti domani. La strategia per superare la crisi

Luca Bibolini, direttore generale dei due hotel di Bologna spiega che: "Indipendentemente dal periodo storico che stiamo attraversando, che sicuramente pone il tema sociale in primo piano, il nostro amministratore e proprietario Savasta ha sempre voluto dare importanza al contributo sociale con donazioni e partecipazioni attraverso progetti di vario tipo. Nonostante avessimo avuto diverse offerte di acquisto degli arredi abbiamo preferito donarli a chi ne ha più bisogno. Questa donazione è la conseguenza logica della attività di rinnovo degli hotels. Infatti abbiamo deciso di rilanciare il nostro prodotto per essere sempre competitivi e per dare alla nostra azienda e al personale che ci lavora strumenti forti per affrontare un futuro prossimo che si preannuncia difficile. Siamo convinti inoltre che, nonostante questa crisi abbia colpito in modo così forte il nostro settore che ha registrato cali di fatturato prossimi all’80%, il turismo (leisure o business) riprenderà in quanto sarà sempre un'attività centrale rispetto ai bisogni sia economici e sociali, della nostra società. Per questo gli investimenti sul prodotto e sul servizio sono un impostazione vincente e strategica per il futuro".

In totale i due hotel hanno donato e stanno donando (i lavori e gli smantellamenti stanno procedendo piano per piano e sono appena iniziati) 320 materassi, 150 sonnier (che è la parte di struttura del letto), 250 comodini, 100 sedie e 83 poltrone. 

Luca Biobiolini- foto in basso

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"Guardiamo al futuro con coraggio. Il turismo si riprenderà"

Renzo Savasta, che è l’amministratore unico delle due società e il proprietario delle strutture, ha scelto coraggiosamente e con un notevole sforzo economico di investire nel futuro. Sì perchè il turismo in Italia non si fermerà e la ripresa dovrà arrivare: "Questi rinnovi per noi costituiscono un importante investimento, in controtendenza rispetto al momento di mercato. La nostra scelta è stata  forte e coraggiosa (ci siamo indebitati con le banche per sostenerli) perché se vogliamo uscire dalla terribile crisi economica e di mercato che il Covid ci lascerà  in eredità per alcuni anni, non c’è che un modo. Piangere poco e lavorare molto. Il futuro prossimo si preannuncia difficile, ma vogliamo dare alla nostra azienda e al nostro personale gli strumenti adeguati per superare una crisi di settore che segna cali di fatturato sull'80%. Speriamo che questa visione sia condivisa anche dal Governo". 

Come cambiano gli alberghi post Covid: "Zone comuni, buffet innovativo e termoscanner" 

Dalla direzione dei due alberghi ci spiegano nel dettaglio quali sono le migliorie che verranno apportate e i riadeguamenti che arrivano come diretta conseguenza dell'emergenza sanitaria: "Per quanto riguarda l’Aemilia Hotel, stiamo lavorando al rinnovo completo delle camere e dei bagni, mentre per il Savhotel si tratta del restyling della camere e del rinnovo completo delle zone comuni e del ristorante. I rinnovi sono stati progettati anche con attenzione all’adeguamento della struttura ai principali protocolli di sicurezza per il contenimento del Coronavirus. Per esempio, con i nuovi arredi abbiamo, creato un layout delle zone comuni e del ristorante che rispetti le regole di distanziamento previsto. Al Savhotel abbiamo progettato un buffet breakfast innovativo con schermi scorrevoli anti droplets che abbinano eleganza e sicurezza. Abbiamo poi riprogettato spazi esterni per consumare pasti all’aperto, abbiamo investito sulla disinfezione, sui termoscanner e i presidi igienizzanti che diamo anche in dotazione nella linea cortesia standard degli hotels".

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