"Bologna Riparte. Oltre l’emergenza Coronavirus" guardando all'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile. Definendo rischi e opportunità secondo lo schema concettuale delle quattro forme di capitale: capitale umano, sociale, economico, ambientale.
E lo fa con un ricco rapporto, al quale hanno lavorato tecnici ed esperti del Comune in questi mesi della pandemia, sul cambiamento e la necessità di interpretare i cambiamenti che il Covid 19 ha portato nelle nostre vite, immaginando, inoltre, gli strumenti o le soluzioni più utili per affrontare la nuova situazione.
Ad aprile infatti il sindaco di Bologna, Virginio Merola, aveva affidato a un gruppo di lavoro il compito di redigere il rapporto, con l'obiettivo finale di coinvolgere il numero più ampio possibile di esperti, centri di ricerca, associazioni fino ad arrivare a cittadini e singole imprese.
Le quattro forme di capitale
Il capitale umano comprende i temi della salute, delle disuguaglianze, delle povertà, dell’istruzione. Il capitale sociale si riferisce all’ambito delle città e comunità sostenibili, delle cooperazione e parteneriato a livello europeo e globale.
Il capitale economico comprende la crescita economica duratura, economica e sostenibile, la realizzazione di infrastrutture resilienti, la ricerca e l’innovazione. Il capitale ambientale si riferisce al tema strategico della lotta al cambiamento climatico con tutti i suoi corollari.
Il Rapporto "Bologna riparte, Oltre l'emergenza Coronavirus"
"Il lavoro non è partito da zero – spiegano da Palazzo D'Accursio – piuttosto ha trovato i suoi presupposti di pragmaticità e di concretezza negli strumenti che già si erano posti l’obiettivo strategico di affrontare le sfide che – già prima della comparsa del Covid 19 – il sistema socio-economico globale aveva di fronte per invertire la rotta delle emergenze legate alle disuguaglianze o al cambiamento climatico e procedere invece verso i traguardi di un’economia sostenibile e orientata alla salvaguardia del pianeta e verso prospettive di crescita economica inclusiva, sostenibile e duratura".
L’incarico è stato affidato a Gianluigi Bovini, Daniele Donati, Irene Enriques, Silvia Giannini, Raffaele Laudani, Maurizia Migliori, Danila Valenti, Giovanni Xilo, ai quali si è aggiunto nel corso del lavoro redazionale Giovanni Ginocchini.
Tutte e tutti hanno accolto l’invito prestando la loro opera a titolo gratuito. Il compito di facilitare i rapporti con gli organi politici e amministrativi del Comune di Bologna e della Città metropolitana con il pool è stato assunto dall’assessore Matteo Lepore e dal Vicesindaco metropolitano Fausto Tinti.
Il gruppo di lavoro, coordinato da Raffaele Laudani, è stato supportato inoltre da Stefania Paolazzi, Luca Tarantini e tutto lo staff della Fondazione per l’Innovazione Urbana.
Il Rapporto, i cui risultati sono stati presentati alla presenza del sindaco Virginio Merola e le cui proposte potranno indirizzare alcune scelte dell’Amministrazione, è stato realizzato nei tempi previsti con l’obiettivo di potere esaminare e valutare gli indirizzi proposti proprio all’interno di questa seconda – e altrettanto complessa – fase della pandemia.
Ovvero il momento in cui le indispensabili prospettive di ripartenza e di rilancio devono ancora continuare a confrontarsi con le incognite dovute al persistere del virus e della sua circolazione. Un contesto di cui è ancora difficile immaginare la fine, in attesa che la disponibilità di un vaccino su larga scala, e pienamente disponibile per tutti, possa modificare radicalmente la situazione in cui ci troviamo a vivere.