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Verdetti Calcioscommesse: Di Vaio assolto, innocente ed estraneo ai fatti

Soddisfazione da parte degli avvocati dell'ex capitano del Bologna: "Nonostante la ristrettezza dei tempi e i meccanismi della giustizia sportiva si sia fatta piena luce"

“E’ una grandissima soddisfazione professionale e personale. E la convinzione che nonostante la ristrettezza dei tempi e i meccanismi della giustizia sportiva si sia fatta piena luce sulla totale innocenza ed estraneità di Marco Di Vaio". Questo il primo commento degli avvocati che assistono l'ex capitano del Bologna, Guido Magnisi e Aldo Savoi Colombis, prosciolto anche in secondo grado nel processo sportivo del calcioscommesse. "Come tifosi - aggiungono i legali dell'attaccante ora ai Montreal Impact - c'é la soddisfazione che il Bologna esce senza penalizzazione alcuna".

LA GIOIA DI DI VAIO. Finalmente questa vicenda è davvero finita! Sono felicissimo! Grazie di cuore a tutti per il vostro supporto, sempre...siete fantastici!!". E' la gioia su Twitter, dal Canada, di Marco Di Vaio, prosciolto anche in secondo grado nel processo sportivo sul calcioscommesse. Ex capitano del Bologna, l'attaccante quest'anno gioca al Montreal Impact.

RESPONSI DELLA CORTE DI GIUSTIZIA. Respinto il ricorso del procuratore Palazzi e confermate le decisioni della disciplinare: nessuna penalizzazione ma 'solo' 30.000 euro di ammenda per il Bologna, proscioglimento per Marco Di Vaio e 6 mesi di squalifica per Daniele Portanova. Sono i responsi della Corte di Giustizia Federale, 2/o grado sportivo sul calcioscommesse, che riguardano i rossoblù. Per gli avvocati dell'ex capitano, Magnisi e Savoi Columbis, è stata fatta "piena luce sulla sua totale innocenza ed estraneità".

TERZO GRADO PER PORTANOVA. Confermata la squalifica per sei mesi dalla Corte di Giustizia Federale, Daniele Portanova si appellerà al terzo e ultimo grado sportivo, cioé il Tnas. Lo spiega l'avvocato del difensore del Bologna, Gabriele Bordoni: "Seguiremo la procedura d'urgenza". Dell'accusa di omessa denuncia, dice il legale "ieri in udienza non si è potuto praticamente discutere, visto che ci si é concentrati sul tema 'telefonata si', telefonata nò", cioé sulla chiamata tra Portanova e Di Vaio dopo i contatti tra il primo e gli 'amici' di Masiello. Bordoni, tra l'altro, conta di puntare sul fatto che essendo stato processato per illecito sportivo e non per omessa denuncia, Portanova non ha potuto patteggiare. Poi c'é un secondo aspetto: "la riforma del codice che fissa la pena minima per l'omessa denuncia a sei mesi è del 9 giugno 2011", mentre i fatti contestati sono precedenti, cioé del 19 maggio.

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