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L’ex Fortitudo Gabriele Procida scelto al draft Nba

L’esterno va a Detroit con la chiamata numero 36 nella selezione con il numero più alto di italiani nella storia: Paolo Banchero con la prima scelta assoluta è di Orlando, Matteo Spagnolo finisce a Minnesota

Il draft Nba 2022 è arrivato, e se n’è pure andato. In Italia l’appuntamento è stato vissuto ovviamente con grande attenzione visto che vi erano ben tre nostri portabandiera presenti: Paolo Banchero, Matteo Spagnolo e Gabriele Procida. E alla fine, questo draft ha scritto già una pagina di storia, perché sarà senz’altro ricordato come quello in cui sono stati selezionati più italiani di sempre, e soprattutto nel quale il tricolore ha sventolato su un’altra prima scelta assoluta.

Ma facciamo un breve riepilogo di tutti gli azzurri che sono stati scelti negli anni al draft della Nba. Primo in assoluto Dino Meneghin nel 1970, che gli Atlanta Hawks scelsero con la chiamata 182. Altri tempi però, addirittura al giocatore non fu neanche mai comunicata la scelta. Bisogna aspettare oltre 15 anni per vedere un altro italiano comparire nel lungo listone del draft, ovvero prima Augusto Binelli (1986) e poi Ricky Morandotti (1987) che avevano avuto delle esperienze al liceo negli Stati Uniti. Si arriva così al 1990 con Stefano Rusconi, il primo a mettere piede su un parquet Nba con i Phoenix Suns. Una breve esperienza fatta di 7 sole presenze prima del ritorno nel Bel Paese. Poi si arriva ai rappresentanti di quella che per l’Italbasket poteva essere la ‘generacion dorada’, ovvero Andrea Bargnani (2006), Marco Belinelli (2007), Danilo Gallinari (2008) e Alessandro Gentile (2014). Quest’ultimo alla fine non ha mai compiuto il salto transoceanico, mentre gli altri tre con risultati alterni hanno avuto una più che degna carriera professionistica negli Stati Uniti.

Belinelli è l’unico che, partito dalla Fortitudo Bologna, è riuscito a vincere un anello. Gallinari è invece quello che maggiormente è stato d’impatto. Ultimo di questa lista Nico Mannion, scelto nel 2020 proprio come per Belinelli dai Golden State Warriors. Altro periodo però, di certo non quello dell’attuale dinastia. Senza essere passati dal draft, invece, Vincenzo Esposito, Gigi Datome e Nick Melli hanno giocato in Nba prendendosi delle piccole soddisfazioni. Adesso c’è grande attesa per Banchero, scelto con la chiamata numero 1 dagli Orlando Magic. E non si tratta neppure del primo naturalizzato, perché negli anni sono passati per l’Italia Mike D'Antoni (scelto nel 1973), Travis Diener (2005) e Alex Acker (2006), tutti e tre diventati però italiani dopo essere stati scelti al draft e dopo aver anche esordito in Nba. Per Banchero è invece il contrario, perché è già un nostro rappresentante e dalle sue stesse parole non vediamo l’ora di vederlo giocare con l’Italbasket. Sarà difficile già all’Europeo del prossimo settembre, ma mai dire mai.

Con la scelta numero 36 è stato chiamato un altro ex fortitudino come Gabriele Procida, scambiato ai Detroit Pistons dove ha militato Datome in parte della sua esperienza. Procida è stato quello che ha maggiormente impressionato gli scout durante la combine dello scorso maggio per la combinazione di fisico, atletismo e tecnica. Con la chiamata numero 50 infine, Matteo Spagnolo è stato scelto dai Minnesota Timberwolves, altra franchigia che diversi anni fa aveva scelto Gentile prima di spedirlo a Houston. Se su Banchero ci sono però alte aspettative sin dalla prossima stagione, come è giusto che sia per una prima scelta assoluta; Procida e Spagnolo non dovrebbero provare subito la carta Nba. Il secondo ha ancora un contratto in essere con il Real Madrid, e magari potrebbe essere prestato di nuovo in Italia come successo con Cremona nell’ultima annata. Per Procida invece ci sono addirittura le sirene dell’Eurolega con l’Alba Berlino che è molto interessata al prospetto originario di Agropoli.

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