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Jaiteh inizia il lavoro, Belinelli lo completa. Le pagelle

Shengelia meno appariscente ma non meno protagonista, il piano partita di Scariolo con l'idea di dare sin da subito la palla sotto è stato decisivo

Alla Segafredo Arena si è vista una gara cinque incredibile. Bologna ha avuto due ottimi inizi alla palla a due e dopo l'intervallo. Milano ha resistito sempre e nell'ultimo quarto sembrava avere l'inerzia dalla sua. Poi la Virtus, nonostante il nervosismo di troppo, ha piazzato la zappata vincente con Shengelia allungando questa serie di finale scudetto.

Virtus Bologna

Shengelia 7,5: meno appariscente ma non meno protagonista, più al servizio della squadra. Raddoppiato in post basso, battezzato dall'arco, ma la sua tripla è stata decisiva.

Belinelli 7,5: braccato a vista, forse s'innervosisce anche, ma quando segna la prima tripla si sblocca e con i liberi spinge la squadra alla vittoria.

Jaiteh 7: dopo un primo tempo fantascientifico, da 8/8 dal campo e già quasi la doppia-doppia, nel secondo non vede più il pallone.

Teodosic 6,5: il mago lo si ricorda per due cose, il fallo tecnico che evidenzia tutto il nervosismo della squadra, ma anche la tripla della ripresa che ha concesso in controsorpasso.

Cordinier 6,5: questa volta è riuscito ad incidere, con la prima tripla dell'intera partita nel secondo quarto e due schiacciate che hanno dato spettacolo.

Sampson 6: con un Jaiteh mostruoso ha avuto poco da fare, eppure in canestrino di una certa importanza è riuscito a segnarlo.

Pajola 6: segna un canestro quasi vitale quando Milano preme, un tiro non uso dopo un attacco fermo. Fa poco altro.

Mannion 6: applaudito all'ingresso in campo, applaudito al primo possesso, ringrazia con un airball ma soprattutto con una buona difesa.

Hackett 5,5: una partita così così la sua, nella quale sbaglia tanto e c'è ancora quel passaggio sbagliato in contropiede che sanguina.

Weems 5,5: proprio non riesce ad incidere. Ci prova, si affanna, ma in attacco il pallone non ne vuol sapere di regalargli qualche soddisfazione.

Alibegovic s.v.

Tessitori s.v.

All. Scariolo 7: il piano partita con l'idea di dare sin da subito la palla sotto a Jaiteh è stato decisivo per indirizzare la prima parte di gara. Nella ripresa qualche sbavatura di troppo che non riesce a correggere immediatamente.

Olimpia Milano

Rodriguez 7,5: con Shields in grande difficoltà ha sentito che questa era la gara da prendersi. C'ha provato anche in modo silente, ma quello sfondamento nel finale è un peccato capitale.

Melli 7: inizio in sordina, sbagliando qualche libero di troppo. Mette una tripla difficile, e il tecnico a fine partita grida ancora verdetta.

Grant 7: cresce man mano che la gara va avanti, e contro la Virtus ha provato ad imitare il grande Danilovic con il tiro da 4 punti. Non c'è riuscito

Hall 7: fa il playmaker, segna quando deve segnare, difende come un mastino. Cos'altro deve fare?

Hines 6,5: gioca solo il secondo tempo, ma che tempo. Si rivedono i suoi colpi in termini di roll verso il canestro.

Ricci 5,5: tanti minuti sin dall'inizio, ma fa davvero poche cose buone anche se nei raddoppi difensivi è sempre puntuale.

Bentil 5,5: partita condizionata subito dai falli, che lo fanno uscire dalla partita. E ripetiamo che è lui l'ago della bilancia.

Datome 5,5: utilizzato poco, e non capiamo la scelta, prende un palo incredibile ma poi si rifà con la tripla piazzata.

Shields 4,5: quello che ha sofferto Belinelli da una parte l'ha sofferta lui dall'altra, ma non è mai riuscito a sbloccarsi litigando con canestro ed arbitri.

Biligha s.v.

Baldasso s.v.

Alviti s.v.

All. Messina 5,5: ha provato e riprovato a far svoltare la partita di Shields, ma forse era il caso di toglierlo e provare qualche alternativa. Ad esempio Datome, relegato in panchina.

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