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Gianluca Notari

Collaboratore Cronaca

Retrocessione Fortitudo, storia di un fallimento annunciato

“Squadra senza attributi”, “Questa società è un circo”: pesantissimi gli attacchi dei tifosi sui social diretti a giocatori, allenatore e società

Una stagione giocata con il cappio al collo, consapevoli che il peggio stava già accadendo nonostante le possibilità per evitarlo ci fossero. La retrocessione della Fortitudo Bologna, arrivata ieri sera dopo la sconfitta casalinga contro la GeVi Napoli, è la storia di un fallimento annunciato. “Una società allo sbaraglio, un circo”: questo il tenore dei commenti dei tifosi, i quali hanno intasato le pagine ufficiali della Fortitudo o le bolle Twitter in cui si parla di pallacanestro. 

Non esenti da critiche anche i giocatori e il coach Antimo Martino: “Rotazioni di Martino da mani nei capelli”, ma anche “Aradori si nasconde invece di prendere per mano la squadra. Myers ti avrebbe appeso al muro”. Una mancanza di leadership evidente, sia in campo che fuori. 

La Fortitudo Bologna retorcede in A2

Dalle dimissioni di Repesa alla retrocessione

Dopo tre anni in A, la Fortitudo Bologna torna quindi in Serie A2. Lo scorso anno il fallimento della Virtus Roma aveva ridotto di molto le possibilità di retrocessione e alla fine a pagare lo scotto più grande su Cantù. Quest’anno non è andata così. Insieme a Cremona, la Effe è stata certamente la squadra peggiore del campionato, nonostante dei bagliori qua e là che, saltuariamente, hanno riacceso le speranze della Fossa dei Leoni: le due vittorie con Trieste, la stessa gara con Napoli del girone di andata oppure l’ultimo derby contro la Virtus combattuto fino agli ultimi istanti di gara lasciavano intravedere una squadra con una certa dose di talento. La sensazione che però ha accompagnato la Fortitudo per tutta la stagione è stata quella di instabilità. Le dimissioni improvvise di Repesa dopo una manciata di giornate, quelle consegnate e poi sparite di Pavani, e ancora le tante, tantissime partite perse da situazione di vantaggio, leader evanescenti e infortuni puntuali come un esattore delle tasse alla porta in tempo di crisi. 

Quella della Fortitudo è stata una stagione partita male e iniziata peggio. Si poteva fare di più, molto di più, a cominciare dalla partita di ieri. Ora le occasioni per ribaltare il proprio destino sono finite. Rimane solo l’amarezza cantata dai tifosi presenti ieri al PalaDozza: “Liberate la Fortitudo”.

Foto Facebook Fortitudo Pallacanestro Bologna 103

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