Virtus Bologna, Banchi si presenta: "Nessuno qui si sveglia la mattina per arrivare secondo"
Presente alla conferenza stampa il presidente Massimo Zanetti che ha rivelato un particolare decisivo della trattativa
Si è svolta oggi, lunedì 18 settembre, presso la palestra Porelli la conferenza stampa di presentazione ufficiale di Luca Banchi, nuovo head coach di Virtus Segafredo Bologna. Ecco le sue parole riportata dal sito ufficiale del Club.
“Non nascondo la mia emozione e la mia soddisfazione di essere oggi qui - esordisce Banchi - legando il mio nome a un club così importante e così prestigioso. Eredito certamente una situazione anomala, che però non mi ha mai creato alcun dubbio nel momento in cui si è trattato in poche ore di decidere se fosse opportuno accettare questa sfida, l’ennesima".
E ancora: "Spero di avere le caratteristiche tecniche e professionali, ma soprattutto morali, per poter dare impulso a questo programma vincente per definizione. Sembra molto difficile elevare il livello quando si è già raggiunta apparentemente l’eccellenza, però è una sfida che sento di potere e voler accettare per quello che è il mio stile".
Banche spiega subito il suo metodo operativo: "Sono già al lavoro per cercare di dare impulso a questo gruppo, non voglio in nessun modo rappresentare un rallentamento semplicemente perché non ho partecipato al processo di costruzione di questa squadra o non ho allenato in passato se non un giocatore dei 15 che ad oggi fanno parte di questo organico".
Sottolineando, con grande umilità ma grande consapevolezza il proprio curriculum: "Penso di avere esperienza sufficiente per capire che dovrò cercare di ricalcare il solco di chi mi ha preceduto e pian piano cercare di imporre la mia visione di gioco, di come questa squadra possa riuscire a essere performante nel campo e appassionare un pubblico che storicamente è uno dei più travolgenti".
"Giocare a Bologna - conclude il nuovo Coach della Virtus Bologna - ha sempre avuto un gusto particolare anche quando arrivavo da avversario, non vedo l’ora di avere il vostro sostegno e rendervi in qualche modo orgogliosi di una squadra che si sappia far apprezzare per impegno, dedizione e voglia di vincere. Nessuno qui si sveglia la mattina per arrivare secondo.”
LE PAROLE DI ZANETTI
Presente alla conferenza stampa del nuovo head coach, anche il presidente di Virtus Segafredo Bologna Massimo Zanetti che ha introdotto così il nuovo tecnico.
Tra Banchi e De Raffaele
“Oggi è una grande festa perché presentiamo un grandissimo allenatore, un allenatore che ha vinto il premio come miglior allenatore dei Mondiali. Gliel’ho detto prima nell’incontro che abbiamo fatto prima, lui è stato eletto e l’ho dovuto prendere a furor di popolo, perché tutti i tifosi, i social, persone che mi telefonavano volevano tutti Banchi. Io avevo parlato anche con un altro grande allenatore, che è De Raffaele, però tutti volevano Banchi quindi io ben volentieri ho chiesto al coach se accettava di venire a Bologna, e lui ha detto subito di sì".
"Venire alla Virtus dev’essere un onore - ha sottolineato convinto Zanetti - uno ci deve venire con piacere, con la soddisfazione di far parte di questa famiglia. Perché ho voluto questo incontro stamattina? Visto che la Virtus è in qualche modo mia, mi sento in dovere di difenderla. La Virtus è la squadra più importante di basket in Italia, detto dalla Gazzetta dello Sport, con il maggior numero di tifosi, con più tifosi addirittura di tante squadre di calcio, quindi la considero veramente la più importante d’Italia. Non è possibile che la Virtus sia considerata una squadra così come tante altre".
Sul divorzio da Scariolo
"Non voglio far polemica, oggi è la festa di Banchi. Considero Scariolo un grande allenatore, l’ho difeso fino all’ultimo, anche in società. Ma tutti gli amori finiscono, probabilmente qualcosa era successo. L’anno scorso ha incontrato Toronto e il Real Madrid, avendo contratto con la Virtus, quasi come se fossimo una squadra di serie B. La squadra di quest’anno io la trovo fortissima, e l’ha fatta Scariolo assieme a Paolo Ronci. Tutti i giocatori presi sono stati presi di comune accordo col coach. Sono arrivati fior di giocatori con ampia esperienza di Eurolega. Non dimentichiamoci che Scariolo a ottobre scorso voleva mettere via sia Teodosic che Belinelli, pensava fossero vecchi. Li ho difesi io. Ho rinnovato Marco, per fortuna. Teodosic è giusto che ritorni a casa a Belgrado, e non l’abbiamo mandato via noi, non ha accettato la nostra proposta di rinnovo".
Zanetti parla poi del progetto sportivo legato al nuovo Coach: "Banchi ha fatto un ottimo mondiale col lavoro di equipe senza stelle, altri si sono lamentati che gli mancava il realizzatore. Mi ha dato fastidio che da sei mesi siamo trattati come una società di straccioni. Abbiamo il secondo budget in Italia dopo Milano. E il budget di quest’anno è stato voluto dall’Eurolega, non da noi. Io non ho detto a nessuno che tagliavamo il budget. E abbiamo altri milioni che spendiamo per la squadra femminile. Abbiamo preso 5 giocatori nuovi, voluti da Scariolo, sono convinto che la squadra sia fortissima, e speriamo di vincere qualcosa. Quando ho preso la Virtus, grazie al compianto Alberto Bucci, al primo anno abbiamo vinto campionato e coppa italia di A2, poi BCL, poi scudetto, poi Supercoppa, Eurocup, poi un’altra Supercoppa. Vedremo nel 2023… ma sono anni in cui la Virtus ha sempre e solo vinto".
"Io ho sempre detto che non ci sarò in eterno - spiega Zanetti - E mi è sembrato giusto far entrare un altro grande imprenditore nella compagine azionaria, con l’impegno che io ci sarò sempre a sponsorizzare la società, e mi riprendo le quote se vorrà andare via, abbiamo questo accordo. Non è una diminutio, anzi. Rende la Virtus più forte. Ho la convinzione più assoluta che coach Banchi sarà bravo a far girare bene la squadra molto forte che abbiamo costruito, come minimo forte come l’anno scorso o di più.”
La nuova Arena
L'ultima battuta è sulla nuova arena: “Sta andando avanti. Mi vedrò con i vertici della Fiera per vedere il progetto definitivo. I tempi tecnici italiani sono quelli che sono. Ma ci arriveremo. La scelta di fare un contratto d’affitto come si fa a Londra, a lungo termine, mi è sembrata una cosa giusta. Se no la Virtus entrava in una società semipubblica come società privata, e non aveva tutti i diritti sulla proprietà. Saremmo stati sempre in partecipazione con i vari eventi della Fiera e della città di Bologna. I soci saranno quelli che Fiera e città di Bologna riterranno opportuno. Ma non ho problemi a fare un contratto di 20 anni o anche di 30. Sarà sempre il palazzetto della Virtus, e non voglio mettere obblighi ai futuri soci della Virtus, magari arriverà un americano e vorrà fare un mega stadio, e sarà così liberissimo di farlo. L’ultima volta mi han detto sei mesi, speriamo siano davvero sei mesi. Ma restiamo nell’arena attuale finché il nuovo palazzetto non sarà pronto.”