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Venerdì, 29 Marzo 2024

Gianluca Notari

Collaboratore Cronaca

Bologna, il futuro è adesso

Contro l’Hellas ha esordito Raimondo, prima di lui Urbanski e Amey. Il futuro del Bologna passa anche da qui

È il 25 ottobre del 2015 e allo stadio Giuseppe Meazza di Milano si gioca la partita Milan-Sassuolo. Nessuno, o pochissimi, si aspettano che da lì in poi si sarebbe fatta la storia. Sì, perché quel giorno, contro ogni pronostico, scende per la prima volta in campo Gianluigi Donnarumma, portiere di 16 anni e 8 mesi, scelto dall’allora tecnico rossonero Sinisa Mihajlovic come titolare per quella e le successive partite. 

Hellas Verona-Bologna, il racconto della partita

12 maggio 2021: Donnarumma è ora uno dei portieri più forti del campionato, ha 22 anni e ha già collezionato più di 200 presenze in Serie A. Allo stadio Dall’Ara di Bologna fanno il loro esordio, al minuto 89’ di uno sfortunato Bologna-Genoa, il centrocampista Kacper Urbanski e il giovanissimo difensore Wisdom Amey, il quale polverizza qualsiasi precedente record come più giovane esordiente nel nostro massimo campionato. L’allenatore che siede in panchina è Sinisa Mihajlovic, ancora lui. Uno che tutto gli si può dire, tranne che manchi di coraggio e fantasia. A loro si è aggiunto, nella gara di ieri contro l’Hellas Verona, il promettente attaccante Antonio Raimondo, più le diverse presenze da titolari di Ravaglia e Vignato, due a cui il talento non manca e anche loro giovanissimi.

Bologna, presente e futuro

Hellas Verona-Bologna, le pagelle dei rossoblù

Il Bologna, come molte altre squadre di Serie A, difficilmente potrà fare faville durante il mercato estivo. La voglia di rinforzarsi e di essere competitivi c’è, ma consci del fatto che il modello di business dovrà essere quello di un calcio sostenibile. Qualche partenza, filtra già dalle parti di Casteldebole, ci sarà. Altri, come è naturale che sia, sembrano arrivati alla fine di un ciclo. E allora, viste le premesse, perché non provare dare maggiore fiducia ai nuovi volti? Vendere sarà indispensabile, comprare anche, ma senza fare follie. E allora quella di poter far crescere i propri giovani in casa diventa, più che un’idea, un’opportunità. Tornando all’esempio di Donnarumma, è evidente come Mihajlovic abbia il coraggio necessario per affidarsi anche ai giovanissimi, quando lo meritano. E sarebbe bello poterlo fare di nuovo. Qui, a Bologna. 

Foto sito Bologna FC 

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