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Tegole per il Bologna, Perez e Curci out per un mese. Agliardi in dubbio

Stefano Pioli ha una grossa gatta da pelare. Curci sarà out per un mese e l'altro portiere, Agliardi, è alle prese con una contrattura all'ileopsoas sinistro. Lavorerà a parte anche Mikael Antonsson

Il Bologna sta bene, Diego Perez e Gianluca Curci no. I due giocatori dovranno stare fermi per più di un mese. Per entrambi i giocatori del Bologna, sostituiti contro il Catania, gli esami hanno evidenziato uno strappo al quadricipite della coscia, destra per il portiere, sinistra per il centrocampista uruguaiano. Possibili problemi tra i pali, quindi, visto che anche Federico Agliardi è alle prese con una contrattura all'ileopsoas sinistro. Dovrebbe cavarsela con qualche giorno di differenziato, sperando di recuperare per domenica. Lavorerà a parte anche Mikael Antonsson, con una contusione alla spalla sinistra.

Le notizie positive le porta Alessandro Diamanti. Il trequartista rossoblù oggi ha incontrato la stampa alla ripresa degli allenamenti: "Se sono riuscito ad andare in campo domenica è stato grazie ai fisioterapisti, veramente bravissimi a rimettermi in piedi dopo l'acciacco della settimana scorsa. Il Bologna sta bene, anche se si è persa qualche partita peraltro immeritatamente: secondo noi ci mancavano dei punti dopo le recenti prestazioni, quindi contro il Catania siamo scesi in campo con l'idea di dare battaglia veramente. Vogliamo che gli avversari sentano la pressione quando vengono a giocare a Bologna. Il mio passato con la Fiorentina? Ci rimasi qualche mese ma fu una parentesi in cui giocai molto poco, per via di un infortunio accusato quasi subito".
 
Alessandro Diamanti sogna di poter giocare in azzurro con il suo nuovo compagno d'attacco nel Bologna, Alberto Gilardino, già campione del mondo e in gran forma: "Io e lui in nazionale? Eh, sarebbe bello. Possibile sicuramente, plausibile non lo so". Un tandem rossoblù, griffato 'G&D' come iniziano a chiamarli in Emilia, in un'Italia caratterizzata dal blocco Juve: "sarebbe un bello smacco", ammette il fantasista. A Gilardino, "uno che a 30 anni ha fatto 151 reti è un grande campione, che il gol ce l'ha nel sangue", potrebbe lasciare anche i rigori: "Se sbaglio il prossimo, li tira lui". 

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