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Bologna, Carlo Nervo: "Con Mihajlovic si può tornare in Europa"

Torna a parlare Carlo Nervo, storico laterale destro che con la maglia rossoblù ha collezionato più di 400 presenze: "Seguo sempre il Bologna. Sogno di tornare nel mondo del calcio"

Tredici anni con la maglia del Bologna, passando dalla Serie C all'Europa e arrivando fino alla Nazionale. Carlo Nervo è certamente uno dei giocatori che ha segnato la storia del Bologna, club con cui ha collezionato 417 presenze e 42 reti. L'ex laterale ha ripercorso la sua intera carriera professionale e ha dato la sua opinione sul Bologna di oggi, squadra che continua a seguire con affetto ed interesse.

Bologna, l'intervista all'ex Carlo Nervo

Nervo ha iniziato l'intervista parlando di quando fu notato dal Bologna: "La cosa strana della stagione di Mantova è stata proprio questa. Affrontai il Bologna due volte e in entrambe le partite offrii ottime prestazioni. Il Presidente Gazzoni si accorse di me e mandò Oriali ad indagare. Per me Gazzoni è stato un secondo padre, una persona d’altri tempi, elegante. Gli 11 anni passati a Bologna mi hanno legato fortemente a lui e anche dopo il calcio siamo rimasti in contatto, per me la sua figura ha sempre significato famiglia. Senza dubbio una delle persone più importanti della mia vita". Da Mantova a Bologna, dove sarebbe rimasto per ben 13 anni: "Mi rende orgoglioso - ha commentato Nervo ai microfoni di Football News 24 - sono fortemente legato alla città anche se non ci ho mai abitato. La porto sempre con me, parlo di Bologna ogni giorno della settimana. Ci ho vissuto momenti bellissimi.

Tanti i campioni con cui Nervo ha condiviso lo spogliatoio: "Come ho sempre detto il più forte con cui ho giocato, per me, è stato Kolyvanov, nonostante a differenza degli altri abbia avuto minore fama internazionale. Calciava benissimo tanto di destro quanto di sinistro, così bene che ancora oggi mi chiedo quale fosse il suo piede preferito. Roberto Baggio era straordinario, un grande campione in tutto. Con Beppe Signori ho avuto un ottimo rapporto davvero. Baggio è rimasto a Bologna una stagione, mentre con Signori ho condiviso lo spogliatoio per sei anni. Era un vero killer dell’area, non gli ho mai visto sbagliare un gol nemmeno in allenamento. Segnava in tutti i modi possibili".

Bologna, Nervo: "Con Mihajlovic l'Europa è possibile"

Uno sguardo anche all'attualità: "Certo, seguo sempre il Bologna. Innanzitutto voglio fare i complimenti al Presidente Saputo. Ha avuto un programma chiaro fin dall’inizio, un progetto a lungo termine ben definito. Ha preso una società dalle macerie, appena tornata in Serie A, e ha ricostruito dalle fondamenta. Adesso la base c’è e si deve continuare su questo percorso. Mihajlovic mi piace molto, mi piace il suo calcio. Vorrei che fosse ancora lui l’allenatore del Bologna della prossima stagione, ha una squadra molto giovane e che può crescere. Io credo che ci siano le possibilità di tornare in Europa, può entrare nelle prime 6 se prosegue su questa linea. Il difficile poi sarebbe riconfermarsi. Il Bologna di oggi mi diverte molto, mi piace vederlo giocare. Mi piace la mentalità che c’è adesso, il voler pressare alto, attaccare l’avversario nella sua metà campo. Al Bologna oggi manca soltanto un finalizzatore. Ecco, ci vorrebbe proprio un Beppe Signori, un attaccante con il gol nel sangue come lui. Basta vedere l’ultima gara con la Roma, di cross ne sono arrivati tanti, ma nessuno in grado di trasformarli in rete. Peccato perché era stata fatta una grande partita, ma devi segnare quando crei così tanto".

Infine, Nervo ha espresso un desiderio per il proprio futuro: "Sogno di tornare nel mondo del calcio. Chiaro che mi manca molto dopo aver giocato per così tanti anni, è stata la mia vita. Mi manca vivere lo spogliatoio, mi manca l’adrenalina che si respira prima e durante la partita, mi manca lo stadio gremito dai tifosi. Vedremo in futuro, chissà".

Foto sito ufficiale Bologna Fc 

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