Bocconi Milano – Bologna Lacrosse 5-11 Reti Bocconi: Pelliccione S. (2), Pelliccione D., Keller, Vincent Bologna: Zachar (4), Vitelli (4), Sirbu (2), Muresan Formazioni Bocconi: Gennari, Vincent, Harney, Brusamarello, Fossati, Pellicione S, Del Cocco, Antonioli, Panayiotopoulos, Rizzioli, Abbot, Klinkenberg, Chang, Kraus, McCool, Klein, Keller, St-Jean, Pelliccione D, Scotti Bologna Lacrosse: Sarti, O’Donnell, Muresan, Sirbu, Dalle Donne, Govoni (GK), Aquaro, Sherman, Carella, Amato, Cavallaro, Bandiera, Zachar, Minonne, Canè (GK), Gray, Vitelli, Paulison, Amati, Bautista, Cuji, Cavalcanti. Bologna Campione. Due semplici parole che per qualcuno potrebbero anche sembrare comuni e banali, ma il cui significato va ben oltre a quello che rappresentano le diverse sillabe. Bologna Campione è il verdetto della finale del campionato maschile di lacrosse, terminata con il punteggio di 11-5 per i rossoblù ai danni di Milano Bocconi, è un successo che va a ripagare i tanti sacrifici fatti in questa e nelle stagioni passate, ma soprattutto è la prima tappa di un percorso, si spera molto lungo, iniziato poco più di un anno fa, quando la vittoria dello scudetto non era presente nemmeno nei sogni. “Un anno fa, proprio in questo periodo, eravamo solamente in quattro e stavamo studiando un modo per riportare il lacrosse nella nostra città – ricorda Alessandro Cavallaro, uno di quei quattro che ha reso possibile la rinascita degli Sharks – cercando un campo dove allenarci, sperando di poter arrivare al numero per prendere parte al campionato. Vincerlo non era affatto nei nostri pensieri, le priorità erano altre”. Un cammino tutt’altro che facile, dove le possibilità di fallimento erano molto alte, ma fortunatamente le cose sono andate molto bene fin dall’inizio. “Per gli allenamenti avevamo scelto il campo del Hockey Team Bologna, importantissima realtà sportiva del nostro territorio con cui abbiamo iniziato una fondamentale collaborazione – continua Cavallaro - avere a disposizione una struttura del genere ci ha permesso di avere diversi ragazzi che volevano provare, molti di più di quanti fosse lecito aspettarsi!” Questa affluenza inaspettata, sfrutto però di un gran lavoro di promozione e passaparola, ha dato la possibilità di avere il numero sufficiente di atleti per poter iscriversi in maniera autonoma al campionato. Per quanto riguarda il campo, il livello tecnico è risultato essere buono fin dalle prime partite, merito del preziosissimo lavoro dell’allenatore-giocatore Will Vitelli, capace di gestire e far crescere, un gruppo molto eterogeneo, cosa non da tutti, che ha permesso ai nuovi di migliorare rapidamente, anche grazie all’aiuto fondamentale che hanno dato i ragazzi americani. “Quest’anno siamo stati molto fortunati, mediante programmi come UCEAP o il BCSP – continua Cavallaro - abbiamo avuto la occasione di avere nella nostra rosa diversi ragazze e ragazzi americani, molto bravi sia in campo, ma soprattutto fuori, che si sono messi a disposizione delle nostre squadre favorendone la crescita”. Anche con un buon livello, lo scudetto non era nei piani. Lo si diceva di tanto in tanto come battuta, che aveva molte sfumature di speranza, ma mai come un obiettivo concreto, anche se, con le prime partite vinte, il pensiero di questo finale di stagione si faceva sempre più forte. Fino ad arrivare a domenica 7 maggio, il giorno della partita decisiva, l’incontro che avrebbe sancito il Campione d’Italia. Bologna si presentava alla sfida forte del trionfo contro Bocconi sia durante la Bologna CUP [torneo di lacrosse a 6, svolto a settembre nella nostra città nda], che nella prima giornata di campionato, ma con la consapevolezza che questa sarebbe stata una sfida differente, dato che i milanesi si sarebbero presentati al completo, senza sottovalutare agli avversari. A dispetto del risultato finale, la partita è stata molto intensa e combattuta, con la sensazione sempre presente che il risultato sarebbe potuto mutare in ogni momento. Alla fine della seconda frazione Bologna era avanti con il punteggio di 8-2, grazie alle notevoli prestazioni di Zachar e Vitelli, ma anche di una solidissima difesa che ha saputo opporsi alle numerose azioni offensive milenesi. Nel terzo quarto vi è stato il tentativo di rimonta dei bocconiani, arrivati a soli tre goal di distanza dai rossoblù, ma proprio dopo che la formazione meneghina ha segnato la rete del momentaneo 8-5 a meno di due minuti dalla fine del tempo, Bologna è andata in rete grazie alle fulminee reti di Zachar, doppietta, e Vitelli che fissano il punteggio sul 11-5. Nell’ultima frazione Bologna da maggior spazio ai ragazzi meno esperti che riescono resistono all’assedio milanese, mantenendo inviolata la propria porta. “All’inizio ero molto titubante sull’esito finale – sempre Cavallaro, che domenica ha dato il suo contributo come difensore – sapevamo che Bocconi si sarebbe presentata con molti giocatori che ci avrebbero potuto dar fastidio, ma alla fine, con un ottimo giro palla, il buon rendimento del centrocampo e con essa un primo quarto grandioso di Ema [il portiere Emanuele Govoni nda], ci ha permesso di mantenere un livello di concentrazione tale che ci ha impedito di commettere errori che ci avevano penalizzato in altre partite.” Anche se i festeggiamenti non sono certo terminati, Bologna Lacrosse tornerà subito al lavoro per poter preparare al meglio i prossimi impegni: la Coppa Italia, che si svolgerà a Castelminio (TV) il prossimo 21 Maggio, e la Ken Galluccio Cup, la Champion League del Lacrosse, in programma a Barcellona a settembre. La rosa Campione d’Italia Portieri: Govoni Emanuele, Cane' Moreno, Govoni Emanuele Difensori: Bandiera Roberto, Baldari Riccardo, Bautista Cornejo Josè Andres, Cavallaro Alessandro, Marzoli Riccardo, O'Donnell Andy, Gray Flynn. Centrocampisti: Cavalcanti Ottavio, Dalle Donne Matteo, Franzoni Sami, Sirbu Tiberiu Gabriel, Scaglia Nicolò, Vitelli Will, Lucas Sherman, Zachar Conor, Amati Alberto, Amato Alessandro. Attaccanti: Aquaro Carlo, Cuji Gutierrez Anthony David, Minonne Francesco, Muresan Filip, Paulison Alex, Umani Andrea, Giugno Zachary, Carella Alessandro.