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Bologna, Irpef non pagata. Partirà con un punto di penalizzazione in Serie B

Per questo motivo il presidente Albano Guaraldi ha deciso di anticipare al quattro giugno il CdA del Bologna

Il Bologna nella prossima stagione partirà con un punto di penalizzazione in classifica. La società felsinea infatti non ha pagato l'Irpef relativa ai mesi di gennaio, febbraio e marzo, riuscendo però a pagare gli stipendi relativi agli stessi mesi ed evitando così la messa in mora da parte dei giocatori. Ora il Bologna dovrà reperire delle risorse economiche per saldare l'irpef non pagata e evitare di incorrere in ulteriori punti di penalizzazione. Ecco il comunicato del club: "Il Bologna FC attraverso il proprio addetto stampa ha comunicato di aver provveduto ai pagamenti degli stipendi di gennaio, febbraio e marzo. Il Bologna FC comunica di non aver pagato l’IRPEF in quanto non è stato anticipato il paracadute. Ora la società sta cercando di superare i problemi per ottemperare alla varie scadenze e per l’iscrizione al campionato 2014/15. Il Bologna FC rende inoltre noto essere stato convocato un CDA nella giornata di mercoledì 4 giugno".

MEROLA: 'NUOVA COMPAGINE SOCIETARIA'. "Ho  intenzione  per questo di parlare direttamente con il Dott. Zanetti per trovare, se c'è, una strada percorribile. La  penalizzazione  del  Bologna Calcio è un ulteriore motivo dispiacere e preoccupazione - ha dichiarato il sindaco Merola - Pur  non  dimenticando  come  l'attuale  proprietà  abbia garantito in questi anni di gestione che si evitassero scenari ben più cupi che   sembravano  imminenti  quando  assunsero  questa  responsabilità,  la situazione  attuale segnala come sia il momento di favorire un passaggio di consegne e di immaginare una nuova compagine societaria che possa garantire una  prospettiva  solida  e una programmazione che consentano una immediata ripartenza e darsi l'obiettivo di un rapido ritorno in serie A. Auspico, pur rispettando valutazioni aziendali che hanno evidenti motivi di ponderazione e delicatezza, che il dott. Zanetti possa coraggiosamente dire di  sì,  offrendo la serietà e la solidità del suo gruppo, come già fatto 3 anni   fa,   e   che  questo  possa  eventualmente  anche  stimolare  altri imprenditori,  possibilmente bolognesi, che abbiano voglia di dimostrare il proprio  attaccamento  ad  un  patrimonio  della  città  quale è il Bologna Calcio".

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