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Giovedì, 18 Aprile 2024
Calcio

Serie A, per Bologna-Spezia esordio del fuorigioco semiautomatico

Già testato al Mondiale in Qatar e nella Supercoppa tra Milan e Inter, il SOAT farà il suo esordio al Dall’Ara

Più che un esperimento, il fuorigioco semiautomatico è già realtà: dopo averlo visto al Mondiale in Qatar e nella Supercoppa italiana dello scorso 18 gennaio tra Milan e Inter, il SOAT (Semi-Automated Offside Technology) farà oggi il suo esordio in Serie A nella gara del Dall’Ara tra Bologna e Spezia.

Cos’è il fuorigioco semiautomatico

Il SOAT, dopo la VAR, rappresenta un’importante implementazione tecnologica a disposizione della squadra arbitrale. L’obiettivo è quello di prendere la decisione del fuorigioco nel minor tempo possibile e in modo oggettivo: i tempi del suo funzionamento, si stima, si aggirano intorno ai venti secondi. La decisione finale spetterà comunque al direttore di gara e ai suoi assistenti, ma il fuorigioco semiautomatico potrà aiutarli quando l’off side è di centimetri o addirittura meno.

Come funziona il SOAT

Già sperimentato al Mondiale, nella Supercoppa europea e in quella italiana, il SOAT prevede l’istallazione di dodici telecamere che hanno la funzione di mappare i giocatori in campo in 29 punti del corpo differenti. Sarà quindi possibile tracciare la posizione in campo dei calciatori in modo infallibile, grazie ai cinquanta fotogrammi al secondo delle telecamere. Nessun chip, invece, verrà istallato nel pallone da gara. 

“Tutto il sistema si basa sul tracciamento dei giocatori con otto telecamere dedicate che si aggiungono a un broadcast di tracciare fino a 29 punti del corpo avendo una precisione più alta rispetto a quella attuale – ha spiegato Antonio Gatto, general manager di Hawkeye (la società che fornisce la tecnologia alla Serie A) –. Il sistema traccia la palla anche in tempo reale con un tempo di latenza di 0.5 secondi. Il sistema, inoltre, si integra con sistema VAR già in uso e potrà dare un responso agli arbitri in maniera più rapida. Le telecamere del fuorigioco semiautomatico possono essere usate anche dallo stesso VAR”.

“È anche in grado di riconoscere a quale squadra appartiene un calciatore, il suo numero di maglia, tenendo sempre sotto attenzione la palla, oltre agli altri giocatori e agli assistenti. Inserisce automaticamente la linea dell’ultimo difensore e quella dell’ultimo attaccante. Prende i punti anche delle parti del corpo che non vengono ritenute in fuorigioco, come le mani e le braccia, ma il sistema le riconosce e le valuta non punibili. L’obiettivo di questo prodotto è di avere una decisione più rapida e cura maggiore e avere virtualizzazione del fuorigioco. Questo sistema ci permette di ragionare in termini di millimetri con una precisione assoluta”, ha concluso Gatto.

Foto aia-figc.it

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