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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Bologna, Guaraldi cede Diamanti: "Vuole andare via"

Il presidente: "Non è motivato, scelta legittima, ma io cerco di resistere"

"Diamanti continua a fare pressioni per andare via, e anche i cinesi (lo Guangzhou, allenato da Lippi, ndr). Io cerco di resistere". Lo ha detto il presidente del Bologna, Albano Guaraldi, rispondendo alle domande sul futuro del fantasista azzurro. "Non dico nulla di nuovo sul giocatore, è una scelta legittima dal suo punto di vista", ha aggiunto Guaraldi, al termine della presentazione dello svedese Erik Friberg. "Non è motivato, è un calciatore di 31 anni che ha chiesto di andare via".

"È un professionista - ha detto ancora Guaraldi -, ma comunque ci vogliono degli stimoli e se mancano... Questo non vuol dire che cedo Diamanti, ma serve solo a spiegare quanto difficile sia il mio ruolo". 

Una tregua di tre mesi chiesta ai tifosi e alla stampa dal presidente Guaraldi, dopo settimane di contestazioni, richieste di dimissioni e la sospensione di ieri di quattro dirigenti. "Ho fatto tanti errori da quando sto a Bologna - ha detto il presidente del club rossoblù - ma il più grande è stato quello di sottovalutare che, quando qualcuno varca il cancello di Casteldebole, diventa lo zimbello della città e io non ne ho voglia. È stato un mio errore di supponenza, pensavo di fare quello che in 50 anni a nessuno è riuscito. Vi chiedo adesso una tregua per questi tre mesi, per il bene primario del Bologna, dobbiamo mantenerlo in Serie A". 

Poco prima alcuni tifosi della curva Bulgarelli, appartenenti al gruppo 'Beata gioventù', avevano distribuito un comunicato con la richiesta di dimissioni di tutta la dirigenza e un appello al sindaco Virginio Merola, chiedendogli di sondare la possibilità di un riavvicinamento al club dell'ex presidente, Massimo Zanetti, che tutt'ora detiene una quota di minoranza nella società.

Quello di Guaraldi è stato un lungo sfogo: "Pensavo di aver fatto e dimostrato un miglioramento nella gestione, non cedendo nessuno, facendo acquisti e pagando regolarmente gli stipendi. Ribadisco i miei errori, ma è difficile continuare a lavorare in queste condizioni, ogni cosa che faccio viene vista nella maniera più devastante per questa società". 

Le contestazioni "non mi fanno bene - ha aggiunto - perchè mi fanno passare la voglia. Che gusto c'è ad essere insultati, spendere soldi ed energie? Il bene più prezioso per noi è il Bologna e ha bisogno dell'aiuto di tutti. Se vogliamo bene al Bologna dobbiamo rimanere dalla stessa parte, abbiamo bisogno dei tifosi". 

Quindi, nessun passo indietro: "Non mi arrendo, non mollo mai. Ma ho sottovalutato problematiche e meccanismi non sportivi, ho sopravvalutato la tolleranza della città", ha detto. Sulla sospensione di ieri di quattro dirigenti, Guaraldi ha spiegato che non è dovuta solo al modo in cui era stato gestito l'arrivo del brasiliano Ibson, che - secondo alcune ricostruzioni - non sarebbe stato accolto da nessun rappresentante del club in aeroporto, ma «da tanti episodi. Credo di aver avuto giustificati motivi per decidere la sospensione. A giugno dovrò rivedere tante cose. È comunque un problema d'azienda, che devo gestire io, è una mia facoltà.

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