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"In canoa senza barriere", la raccolta fondi per comprare nuove canoe agli atleti disabili

Il progetto del Canoa Club Bologna è online fino al 6 dicembre. L'obiettivo è raccogliere 10mila euro per le attrezzature per atleti disabili, ma anche per gli altri ragazzi

Un raccolta fondi, online dal 28 ottobre al 6 dicembre, per comprare nuove canoe agli atleti disabili. È questo il principale obiettivo del progetto lanciato dal Canoa Club di Bologna che con la campagna In Canoa senza barriere punta a raccogliere 10mila euro.

"La pratica della canoa si svolge in ambiente naturale, in alcune specialità sulle rapide dei fiumi: le imbarcazioni purtroppo si danneggiano e si usurano facilmente e richiederebbero una sostituzione periodica, ogni due o tre anni. Visti i costi - scrivono - non siamo in grado di comprare regolarmente nuove imbarcazioni per rimodernare il nostro parco canoe, costituito ormai da modelli obsoleti e spesso riparati più volte. L’acquisto di nuove canoe è indispensabile non solo per mantenere alto il livello delle prestazioni ottenute dai nostri atleti, da oltre un decennio protagonisti a livello nazionale e internazionale, ma anche per garantire a tutti i nostri giovani di poter praticare la disciplina della canoa con materiale adeguato".

La raccolta fondi

L'obiettivo è alto, 10mila euro, e se raggiunto sarà raddoppiato dalla Fondazione Vodafone Italia per un totale di 20mila euro destinati al Club bolognese. Al momento, grazie alle donazioni di 25 sostenitori, sono stati raccolti quasi mille euro. La donazione minima è di 5 euro, poi si può scegliere tra quelle prestabilite dall'associazione con ricompense - in totale 13 - oppure senza, donando liberamente.

I corsi

Il Canoa Club organizza corsi in piscina per diversamente abili fornendo attrezzatura adeguata, con obiettivi e risultati variabili in base alle disabilità: da un miglioramento o recupero dell’equilibrio, delle capacità motorie e di coordinamento per le disabilità più gravi, fino ad arrivare ad un’attività in fiume per quelle meno gravi.

Come per Luciana Bonaiuti, non vedente, che partecipa a discese in canoa grazie ad un accompagnatore e all’utilizzo di una canoa doppia e che ha conquistato dal 2011 al 2016 il titolo di Campionessa Italiana di Paracanoa Slalom, grazie alle guide/allenatori che la seguono durante gli allenamenti e le gare.

E come Federico Mancarella, che ha conosciuto la canoa da studente durante una dimostrazione organizzata per le scuole: classe 1992, affetto da spina bifida, si è cimentato nella canoa polo, disputando Campionati Italiani di serie B e di serie A1, e nella canoa fluviale, dove ha vinto 25 titoli di Campione Italiano di Paracanoa Slalom e Velocità. Dal 2013 si è dedicato alla Paracanoa Velocità, dove ha conquistato tantissimi piazzamenti e medaglie nonché due qualifiche Paralimpiche, Rio 2016 (5° posto) e Tokyo 2020.

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