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Il Giro d'Italia passa per Bologna, ecco il percorso e i comuni toccati dall'onda rosa

Domani la prima tappa in Emilia-Romagna, mercoledì invece il passaggio nel bolognese. Bonaccini: "Segnale per ripartire in sicurezza"

"La festa popolare più amata dagli italiani": così il presidente dell'Emilia-Romagna Stefano Bonaccini nella conferenza di presentazione delle tappe emiliano-romagnole del 104° Giro d'Italia. La kermesse, iniziata lo scorso sabato, vedrà la regione emiliana come assoluta protagonista con ben quattro tappe. La prima sarà domani, e vedrà i ciclisti in gara partire da Piacenza per arrivare a Sestola, in quella che è considerata una tra le tappe più difficili di tutto il Giro.

Il Giro d'Italia a Bologna, tutti i comuni interessati

Bologna, invece, sarà protagonista della giornata di mercoledì, quando la carovana rosa, partendo da Modena, arriverà fino a Cattolica, percorrendo la via Emilia per quasi tutto il tragitto della tratta. I comuni interessati saranno Anzola dell'Emilia, Borgo Panigale, Bologna, San Lazzaro di Savena, Ozzano nell'Emilia, Castel San Pietro Terme, Toscanella di Dozza e Imola. 

Particolarmente suggestivo sarà il passaggio a San Lazzaro, dove non si potrà non fare il tifo per Lorenzo Fortunato, ciclista classe 1996 originario di Castel de' Britti, al suo debutto nel Giro d'Italia.

Giro d'Italia a Bologna, tutte le strade interessate

Giro d'Italia, Bonaccini: "Orgogliosi di ospitare questa edizione"

"Voglio dare un caloroso benvenuto ai ciclisti, alle squadre, agli organizzatori di questa straordinario evento sportivo - ha commentato Stefano Bonaccini in una nota ufficiale della Regione - che ogni anno ripete il suo miracolo, facendoci sognare. Benvenuti in Emilia-Romagna, terra generosa e ospitale, terra di appassionati delle due ruote, legata indissolubilmente al Giro cui ha dato tanti campioni. E’ con particolare orgoglio che ospitiamo questa edizione, con ben quattro tappe, che percorreranno tutto il nostro splendido territorio, dalla pianura all’Appennino e fino al mare. Mai come quest’anno abbiamo bisogno di guardare con ottimismo al futuro e il Giro può diventare il simbolo di una ripartenza che, al più presto, vogliamo vera, solida e duratura. Senza abbassare la guardia sulla sicurezza che deve sempre restare al primo posto, ma confortati dai dati sulle vaccinazioni che proseguono a ritmo spedito”.

Da San Lazzaro al Giro d'Italia, parla Lorenzo Fortunato: "Sogno di vincere una tappa, ma non mi pongo limiti" 

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