Bologna FC: ammenda di 10.000 euro per cori razzisti durante la partita dedicata a Weisz
Una partita speciale diventata una beffa: il match dedicato ad Arpad Weisz, allenatore ebreo ucciso a Auschwitz, è costato al Bologna 10.000 per cori razzisti
Martedì 15 gennaio Milano, Inter-Bologna, per i quarti di finale della Coppa Italia. La partita speciale che, l'iniziativa del movimento "W il calcio" aveva dedicato ad Arpad Weisz, l'allenatore ungherese di religione ebraica, espulso dall'Italia, deportato e ucciso ad Auschwitz, si è tramutata in una beffa.
Come riferisce l’agenzia AGI, il Bologna ha ricevuto un’ammenda di 10.000 euro poiché al 36° del primo tempo i suoi tifosi hanno “indirizzato ad un calciatore della squadra avversaria delle grida costituenti espressione di discriminazione razziale" Lo ha deciso il giudice sportivo Tosel.
MEROLA E PISAPIA INSIEME CONTRO IL RAZZISMO. All'appello avevano risposto le due società, Bologna e Inter, e i sindaci di Bologna e Milano, Virginio Merola e Giuliano Pisapia. All’inizio della partita, i giocatori delle due squadre avevano indossato una maglietta con la foto di Weisz e la scritta "No al razzismo".