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Olimpiadi, argento nella sciabola per il “bolognese” Luigi Samele

Nativo di Foggia, in Puglia, lo schermidore vive e si allena a Bologna nella Virtus Scherma

“Sono arrabbiato per come è finita" dice Luigi Samele dopo la finale persa contro l’ungherese Aron Szilagyi per 15-7, un “mostro sacro” della sciabola anche a detta dell’italiano: "Lui ha tirato molto bene e non ho potuto fare molto di più. Però ieri avrei firmato per una giornata così, questa medaglia l'ho agognata per una vita. Sarò felice quando riuscirò a realizzare quello che ho fatto.”

Samele, un pugliese con il cuore a Bologna

Nativo di Foggia, in Puglia, Luigi Samele vive a Bologna ormai da anni, tesserato della Virtus Scherma. È stato lui, nella prima giornata delle Olimpiadi di Tokyo, il primo italiano a salire sul podio: “Ora mezzo giornata per festeggiare, poi testa alla gara a squadre che è molto importante per me e i compagni”.

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Samele aveva contribuito al bronzo di squadra che l’Italia vinse alle Olimpiadi di Londra 2012. Poi il treno perso per Rio 2016, ma la tenacia dello spadaccino delle Fiamme Gialle lo ha portato di nuovo a medaglia, stavolta quella d'argento. La dedica è per la sua terra, la Puglia, ma anche per Bologna, sua città adottiva: “Viva la Puglia, vieni a ballare in Puglia, lo diceva anche la canzone. Ma grazie anche a Bologna che mi ha accolto come un figlio adottivo".

Foto pagina Facebook Virtus Scherma Bologna

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