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Ciao Sinisa, grande combattente. Le parole della famiglia e i messaggi di cordoglio

La moglie Arianna Rapaccioni e i figli: "Morte ingiusta e prematura". Dalla politica ai tifosi, Bologna piange l'ex Mister. Calcio rossoblù in lutto: "Per sempre nei nostri cuori Mister"

Sinisa Mihajlovic, un combattente sul campo, in panchina e soprattutto nella vita. Un guerriero che ha saputo regalare grandi emozioni alla città di Bologna, guidando i rossoblù anche sotto le sciabolate della malattia. Una leucemia, di quelle subdole - come aveva spiegato a BolognaToday il prof Luppi, che alla fine non gli ha lasciato scampo. 

E il capoluogo emiliano non dimentica. Oggi lo piange. Tanti i messaggi di cordoglio per la scomparsa dell'ex mister rossoblù. Il primo arriva dal sindaco Matteo Lepore: "L’amarezza è tanta in questo momento. Avevi stabilito con Bologna un legame forte, che andava ben oltre il rapporto sportivo, un legame sancito dal conferimento della cittadinanza onoraria. Una delle più importanti per il nostro Comune. Si discusse molto è vero, ma la scelta arrivò per la profonda connessione emotiva che ci aveva unito a te, proprio a seguito della malattia. Un fatto personale, che hai voluto rendere pubblico ed affrontare con determinazione".  Così l'incipit del messaggio del primo cittadino che ha anche ricordato come "Insieme abbiamo gioito e sperato. Ci siamo presi in giro e guardati negli occhi con umanità in privato. Da Sindaco ho avuto l’onore di accoglierti e lo ricordo con affetto". Al Mister infine Lepore ha rivolto "un pensiero di sincera gratitudine e amicizia per le tante cose condivise che resteranno per sempre nel cuore della nostra città".

Arianna Rapaccioni e la lunga storia d'amore con Sinisa Mihajlovic (che ha sposato due volte) 

Cordoglio dalla politica locale

Non solo i tifosi, che da giorni inondano i social con messaggi di affetto, e ora con post di dolore. In queste ore lo ricorda anche la politica locale, non ci sono bandiere, nè colori da sostenere. Il sostegno è compatto intorno alla famiglia di Miha e nel ricordo dell'uomo che ha tanto lottato con le unghie e con i denti, fino alla fine. Così lo ricorda  Silvia Piccinini, capogruppo regionale del MoVimento 5 Stelle: “Sinisa Mihajlovic è stato un grande combattente. La sua morte per Bologna, che per lui è stata come una seconda casa, è una notizia davvero terribile”. “Tutti speravamo che alla fine riuscisse a vincere la sua partita più importante, quella contro la leucemia che lo aveva colpito nel 2019 e che era ricomparsa inaspettatamente all’inizio della scorsa primavera – aggiunge Silvia Piccinini – Purtroppo la notizia della sua morte colpisce tutti quelli che lo avevano apprezzato prima come calciatore e allenatore e poi come uomo anche grazie alla grande determinazione e al coraggio con la quale aveva affrontato la malattia. Ai suoi familiari e a tutte le persone che gli hanno voluto bene va tutta la nostra vicinanza in questo momento così doloroso” conclude la capogruppo regionale M5S.  

Anche FdI si stringe ai familiari: "Esprimiamo il più sentito cordoglio per la prematura scomparsa di Sinisa Mihajlovic, un uomo ed un professionista che a Bologna ha dato tantissimo, dimostrando di essere un esempio per tutti i cittadini, non solo dal punto di vista sportivo, ma soprattutto da quello umano, dimostrando una comportamento e un coraggio esemplari nel condurre la sua battaglia contro la malattia che lo aveva colpito". Così una nota da parte di tutto il Gruppo consiliare di FDI, che aggiunge: "Mihajlovic ha illuminato e scaldato i cuori di tutti i bolognesi, non solo dei tifosi, mostrando anche un grande attaccamento alla maglia della squadra e a valori che per noi sono fondamentali, non solo in campo, ma anche al di fuori dello stesso. Sinisa era a tutti gli effetti un bolognese e, proprio per questo stato insignito da tutto il Consiglio Comunale, proprio su proposta fatta anche da FDI, della cittadinanza onoraria. Sinisa è e sarà sempre con noi, è e sarà sempre un esempio per tutti i bolognesi che hanno imparato a conoscerlo ed amarlo."

Il racconto del medico e il commovente biglietto al Sant'Orsola, dove Sinisa era di casa | FOTO

Lutto rossoblù: "Addio Mister, vivrai per sempre nel nostro cuore"

A lutto i rossoblù, che poco dopo la notizia della scomparsa hanno dedicato un lungo messaggio, ripercorrendo le tappe della storia con Sinisa. "Il Bologna Fc 1909 piange l’allenatore che ha guidato i rossoblù fino allo scorso settembre - si legge sul sito della squadra - Sinisa Mihajlovic era nato a Vukovar il 20 febbraio 1969 e proprio a Bologna aveva iniziato la sua carriera da allenatore nel 2008, dopo i successi da calciatore con le maglie di Stella Rossa, Roma, Sampdoria, Lazio e Inter. E sulla panchina del Bologna era tornato nel gennaio 2019, conducendo la squadra al decimo posto dopo un’incredibile rincorsa alla salvezza conclusa con 30 punti conquistati nelle 17 partite della sua gestione.

Ma proprio all’inizio della stagione successiva, il 13 luglio 2019, arriva la notizia che sconvolge il club, i tifosi e tutti gli appassionati di calcio: Mihajlovic comunica in una commossa conferenza stampa a Casteldebole di aver contratto una forma acuta di leucemia. Il ricovero in ospedale e le pesanti cure a cui è sottoposto non gli impediscono di continuare a svolgere il suo lavoro: il club conferma dal primo momento l’intenzione di proseguire con Mihajlovic, lui segue la squadra a distanza e comunica con i giocatori grazie alla tecnologia e alla mediazione costante del suo staff di collaboratori. Dopo 44 giorni di ricovero, il 25 agosto Mihajlovic lascia a sorpresa l’ospedale per sedersi in panchina allo stadio Bentegodi di Verona per la prima trasferta di campionato.

Per altre tre stagioni Mihajlovic continua a guidare i rossoblù, ma il 26 marzo scorso è costretto a comunicare la ricomparsa della malattia e il conseguente nuovo ricovero. A settembre la sofferta decisione da parte del club di sollevarlo dall’incarico: “La scelta più difficile”, dice Joey Saputo, “da quando sono presidente del Bologna”.

In questi mesi Sinisa ha continuato a lottare lontano dai riflettori, circondato dall’affetto della sua splendida famiglia. Voleva vivere, voleva ritornare sui campi di calcio, che erano stati la sua vita da quando era bambino. Non ce l’ha fatta, Mihajlovic, eppure ha vinto anche stavolta. Ha vinto con l’esempio che ci ha dato. Ha vinto non nascondendo le proprie debolezze e le proprie umanissime paure. Mihajlovic, che in tanti amavano definire “il guerriero”, ha vinto con la dolcezza della fragilità, insegnando ai più giovani che la vera forza non sta nel sentirsi invincibili, ma nel provare sempre a rialzarsi.

A Bologna abbiamo vissuto insieme a lui tre anni e mezzo meravigliosi e terribili, in uno stato d’animo che di solito non accompagna le spensierate vicende del pallone. Non solo il club, ma tutta la città lo ha accompagnato per quanto possibile in questo duro cammino: il Comune gli ha conferito la cittadinanza onoraria, i tifosi hanno rivolto al cielo i loro auspici di guarigione salendo in processione alla basilica di San Luca, il luogo dell’anima di tutti i bolognesi. Bolognesi che oggi ti piangono, Sinisa, abbracciando idealmente Arianna e i tuoi figli, sapendo bene che un “concittadino” così, una volta entrato nel cuore di tutti, ci resterà per sempre. Più vivo, più vittorioso che mai."

Il Sant’Orsola: "Abbiamo combattuto con lui"

"Alla famiglia di Sinisa Mihajlovic va il più sentito cordoglio da parte di tutta la comunità del Sant’Orsola di cui Sinisa era entrato a fare parte. Abbiamo combattuto con lui, sempre al suo fianco, una lunga e dura battaglia. La consapevolezza che la malattia non sempre si può sconfiggere, nonostante le cure avanzate e l’impegno imponente, non attenua certo il profondo dolore per la sua scomparsa". Così il messaggio, nel pomeriggio odierno, del Policlinico di Sant'Orsola, che ha avuto a lungo in cura il Mister.

Zuppi e la confessione di Sinisa su Medjugorje: "Ho pianto come un bambino"

Anche l’Arcivescovo Card. Matteo Zuppi, appena appresa la notizia della morte di Siniša Mihajlović, ha voluto esprimere a nome della Chiesa di Bologna vicinanza nella preghiera, cordoglio e partecipazione al dolore della moglie, dei figli e della famiglia. E rivolge un pensiero anche a tutti i bolognesi che in questi anni hanno conosciuto la sua testimonianza, in particolare il mondo sportivo, i giocatori, i dirigenti del Bologna Football Club, i medici e il personale sanitario che lo hanno seguito. «Sono vicino nella preghiera alla famiglia di Siniša – afferma il Card. Zuppi – in questi anni l’ho incontrato più volte e abbiamo stabilito un rapporto di amicizia. Mi mandò persino un saluto in occasione di una trasmissione televisiva. Ricordo che mi
raccontò sin dall’inizio della sua malattia, parlandone da uomo vero, e confidò la sua fatica e vulnerabilità. Disse, ricordando quando si recò a Medjugorje, “ho pianto come un bambino e sono diventato uomo”. Mi hanno colpito la sua forza e sensibilità, la sua testimonianza nella prova e nella vita. Ha saputo trasmettere i valori in cui credeva anche nell’attività sportiva, a cui con passione si è dedicato fino all’ultimo. In lui la voglia di lottare nella vita e in campo si univa a quella di fare squadra e di essere guida per i suoi giocatori. Molti cittadini e tifosi hanno pregato per lui anche recandosi in pellegrinaggio alla Madonna di San Luca, alla cui protezione ora, nella preghiera, lo affidiamo».

Il ricordo della moglie Arianna e dei figli

Su tutti si levano le parole di Arianna, la moglie, e dei figli - Viktorija, Virginia, Miroslav, Dusan e Nikolas - che ad una nota hanno affidato il loro commosso ricordo: "parlando di "morte ingiusta e prematura del marito, padre, figlio e fratello esemplare". Lo ricordano come "uomo unico professionista straordinario, disponibile e buono con tutti" e soprattutto rimarcano come "coraggiosamente ha lottato contro una orribile malattia". Infine il loro pensiero va ai medici e alle infermiere "che lo hanno seguito in questi anni, con amore e rispetto".

Sinisa Mihajlovic, le immagini che rimarranno nel cuore:

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L'annuncio shock di Sinisa sulla ricomparsa della malattia | VIDEO 

La sorpresa del Bologna a Sinisa in ospedale | VIDEO

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