La battaglia interna in casa Bologna tra Joseph Tacopina e Joey Saputo è sempre più calda. L'avvocato newyorkese, dopo aver visto le sue quote ridotte al minimo a causa delle mosse fatte dall'imprenditore canadese, ha reagito presentando, al tribunale di New York, una denuncia contro il socio.

Alla base di questa decisione il mancato rispetto delle clausole pattuite il 15 ottobre 2014, giorno in cui ci fu il closing della trattativa per il passaggio delle quote alla nuova società. Una situazione delicata che lascerà, quindi, il Bologna nelle mani di Saputo che però dovrà liquidare l'ormai ex socio Tacopina nel più breve tempo possibile per garantire alla società quella tranquillità che manca. L'americano rivendica non meno di 5 milioni di dollari più gli interessi.

Tacopina infatti proprio non ci sta: "Potevo portare gli investimenti a Parma a Verona o in altre città. L'ho portato a Bologna perché amo questa città e questa gente. Mi spiace, è davvero triste questa situazione qui tutti sono nel Bologna grazie a me e al mio lavoro di settimane e mesi. Ho sacrificato le mie pratiche per questa squadra e non l'ho fatto certo per soldi perché finora ne ho solo spesi, senza nemmeno ricevere stipendio. Saputo dovrebbe avere più rispetto per il lavoro che è stato fatto".
 
Nel frattempo Claudio Fenucci, amministratore delegato del club, ai microfoni ha rassicurato che non ci sarenno problemi per la squadra: "La vicenda Tacopina-Saputo non ha nessuna influenza é sulla squadra né sulla società - ha assicurato -. C'è un'organizzazione a parte che si occupa della gestione del team. La vicenda riguarda i nostri soci, per fortuna queste problematiche non hanno tolto l'entusiasmo. Mi spiace solo che alcuni fatti importanti siano stati oggetti di discussione, lo sforzo di Saputo per salvare il club è davanti agli occhi di tutti".