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Clai Imola, coach Caliendo fiducioso: “Il potenziale per crescere ancora c’è”

Il progetto intrapreso dalla società emiliana è pluriennale, con ambizioni ben precise per quel che riguarda il campionato di B1

Nello Caliendo è arrivato sulla panchina della Csi Clai Imola soltanto pochi mesi fa, scelto dalla società santernina come guida tecnica ideale per gettare le basi di un progetto pluriennale dalle grandi ambizioni. L’esperto tecnico napoletano, che da sempre preferisce i fatti alle parole, sta plasmando la squadra imolese a sua immagine e somiglianza ed è ormai un punto di riferimento per tutte le sue giocatrici. La costruzione del gruppo è uno dei pilastri fondamentali della sua filosofia di allenatore, che si fonda inoltre sull’intensità del lavoro quotidiano in palestra e sulla continua ricerca del miglioramento tecnico di tutti gli elementi presenti in rosa. Tramite i canali ufficiali della società emiliana, ha ripercorso tutte le emozioni del girone di andata, tracciando un bilancio di quanto è successo finora con un occhio già rivolto a quel che sarà.

La fase calda della stagione è ormai alle porte, e il coach sembra avere le idee molto chiare: “Durante il percorso siamo cresciuti davvero tanto. Quando siamo partiti, non eravamo molto convinti dei nostri mezzi, e questo lo dimostra un pre-campionato piuttosto altalenante. Questo lo avevo messo in conto, in quanto dovevamo assemblare una squadra dal nulla, e non è mai semplice. All’inizio tutto è andato molto bene, mentre nella seconda parte abbiamo avuto una flessione. Credo che questo calo sia dovuto principalmente alla qualità degli avversari che abbiamo affrontato. Nel complesso, credo comunque sia stato un girone di andata abbastanza soddisfacente”.

Il livello del girone è alto, ma Caliendo non è sorpreso: “Me lo aspettavo. Già nel mercato estivo si sentivano circolare nomi di un certo calibro. Si conoscono bene le giocatrici in grado di fare la differenza, e in questo girone ce ne sono parecchie. Poi ci sono squadre che possono contare su un impianto di gioco molto valido o su gruppi molto consolidati, formati da atlete che sono insieme da tanto tempo. Con questi presupposti diventa più semplice proporre una buona pallavolo”.

Gli obiettivi da raggiungere sono presto detti: “L’obiettivo principale rimane quello di crescere e di mettere delle basi solide, per capire poi dove mettere mano in seguito per migliorare ulteriormente. Quando abbiamo costruito la squadra, eravamo consci di avere delle buone qualità, ma allo stesso tempo sapevamo che avremmo incontrato prima o poi delle difficoltà. Sarebbe stupido e illogico pretendere tutto al primo anno di lavoro. Siamo ancora in fase di costruzione e dobbiamo ancora lavorare parecchio. Ma il potenziale c’è”.

Infine, un inevitabile focus sui prossimi avversari da affrontare: “È molto importante perché è un nuovo inizio, un nuovo campionato a tutti gli effetti. Dopo questa lunga sosta, diventa fondamentale impattare bene la gara con Trevi fin da subito. Loro sono una squadra molto combattiva, che sfrutta sempre al massimo il fattore campo. Sarà determinante l’aspetto tecnico, forse ancora di più di quello mentale”.

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