Lanciato a un milione e mezzo di chilometri dalla Terra, il telescopio ha un obiettivo brevettato da un astronomo bolognese. E bolognese è lo staff che per primo nel mondo presenta il progetto (Joe Biden escluso)
un team italo-tedesco di ricercatori ha studiato in dettaglio una “galassia medusa”, scoprendo la presenza di intensi campi magnetici nella sua coda, probabilmente amplificati e modellati dal gas intergalattico circostante che impatta contro di essa
"Così come persone della stessa età possono essere notevolmente diverse nell’aspetto e nella forma fisica, anche ammassi stellari coevi possono apparire piuttosto differenti l’uno dall’altro"
I ricercatori sono riusciti a rilevare l’alta densità di materia di questo ammasso grazie ad un effetto noto come “lente gravitazionale”, legato alla capacità della forza di gravità di deviare la luce
C'è anche l'INAF di Bologna (Istituto Astrofisica Spaziale e Fisica Cosmica) nell'equipe di scienziati che ha spinto al limite la potenza dei telescopi e scoperto gli oggetti celesti formatisi dopo il Big Bang