Un giro nel negozio che credevo russo, ma che in realtà vende prodotti di tutto l'Est Europa. La bambolina simbolo della Russia comincia con una madre e finisce con un seme: la guerra non sta da nessuna parte
A Bologna e Rimini le comunità di ucraini più popolose: "Sono già tantissime le famiglie che mi chiedono cosa fare per poter ospitare chi sta fuggendo dalla guerra, le informazioni istituzionali e riguardanti numeri ufficiali da contattare, in questa fase sono di fondamentale importanza, per accogliere"
Si tratta di donne con bambini e ragazzi e sono stati sottoposti a tampone. Il direttore igiene pubblica Ausl: "Provengono da una situazione di guerra, riscontrati piccoli traumi". E' previsto l'arrivo di un'altra ventina di profughi nella struttura destinata ad ospitare i positivi in isolamento
Il conflitto Russia-Ucraina in poco tempo ha causato una terribile emergenza umanitaria, alla quale si è aggiunta anche un’altra urgenza, ossia l’emergenza animali
Sono una ventina, ma potrebbero aumentare dopo l'appello del presidente di Confabitare: "Con il passare dei giorni si aggrava l'emergenza umanitaria, ci sono centinaia di migliaia di profughi che premono alle frontiere dell'UE"
La testimonianza di Justin, giovane ucraino a Bologna da anni, che dal telefono ha guidato parte della sua famiglia a fuggire, dando le rotte migliori per arrivare sotto le Due Torri
La compagnia produttrice non conferma la distruzione, mentre il ministero degli affari esteri di Kiev lo riporta come dstrutto durante un bombardamento
Il cardinale domenica ha incontrato e pregato con la comunità greco-cattolica di San Michele, nella chiesa dei Leprosetti: “Siete nel nostro cuore e vi vogliamo nel cuore della Chiesa bolognese”
Una preghiera e una messa per la piazza di Kiev dalla Piazza di Bologna, mentre la chitarra di Maniglia va a tutto volume: "Io smetto di suonare alle 12.30, devo guadagnarmi il pane"
E' don Andriy Zhyburskyy, rettore della comunità ucraina greco-cattolica bolognese a lanciare l'appello: "Tanti di noi lavorano nelle vostre famiglie e nelle vostre fabbriche"
'Mi piange il cuore quando penso al mio paese, la comunità internazionale si è svegliata tardi come in Siria e in Ruanda': è il grido disperato di chi assiste da lontano a quella che da protesta si è trasformata in guerra