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Bologna aggiorna le rendite catastali, nel mirino anche gli immobili "fantasma"

Siglato il protocollo per regolarizzare il patrimonio immobiliare e attualizzarlo al valore reale di mercato. Nel mirino anche gli immobili "fantasma" sul territorio. La vicesindaco Silvia Giannini: "Distribuire il carico fiscale dell'Imu in modo più equo"

E’ noto come non tutti gli appartamenti, immobili commerciali siano "denunciati al catasto" nel rispetto del loro reale valore di mercato. Bologna è tra i pochi comuni in Italia a scegliere di aggiornare e regolarizzare il patrimonio immobiliare sul territorio. E’ stato infatti siglato un protocollo tra Comune e l’Agenzia del Territorio che, secondo la vicesindaco Silvia Giannini potrà tradursi nel “Distribuire in maniera più equa il carico fiscale, dal momento che spesso le rendite catastali non riflettono il valore patrimoniale degli immobili”. Quindi maggiore equità dell’Imposta Municipale Propria, Imu, che in verità di municipale ha poco poiché viene trasferita ai comuni solo in minima parte. Sicuramente impopolare questo provvedimento che mira anche a far emergere gli "immobili fantasma", stimati in 150 sul territorio comunale e 16.000 in provincia.

RENDITA CATASTALE. E’ il valore fiscale che serve a determinare il reale valore di un immobile ai fini della tassazione e dell’Imu e per le successioni o donazioni. In pratica, entro 30 giorni dall’agibilità di un nuovo fabbricato, il proprietario richiede all’Agenzia del Territorio l'attribuzione rendita catastale. Attraverso un tecnico, il proprietario può anche proporre l’importo e se, la rendita attribuita e diversa da quella proposta, può chiederne la modifica all’Agenzia che deve notificarla entro un anno. 
 
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