Dl Sicurezza: cosa prevede la legge voluta dal Ministro Salvini
Introduce una serie di novità in materia di immigrazione e protezione internazionale, di sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa.
Il Dl Sicurezza, voluto dal Ministro dell'Interno Matteo Salvini ed entrato in vigore il 5 ottobre 2018, introduce una serie di novità in materia di immigrazione e protezione internazionale, di sicurezza pubblica e di prevenzione e contrasto al terrorismo e alla criminalità mafiosa.
Cosa cambia
1) Centri di permanenza: prevede il raddoppio dei tempi di trattenimento nei Centri di permanenza per il rimpatrio per i migranti, che passa da 90 a 180 giorni.
2) Permessi di soggiorno: abrogazione dei permessi di soggiorno per motivi umanitari, vengono sostituiti da permessi per meriti civili o per cure mediche o se il Paese di origine vive una calamità naturale. Inoltre, il permesso di soggiorno per richiesta d’asilo non costituisce titolo per l’iscrizione anagrafica.
3) Sprar (Sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati): continuerà ad esistere solo per i richiedenti protezione umanitaria e per i minori accompagnati.
Il dl prevede, inoltre, l'ampliamento dei reati che provocano la revoca del permesso di rifugiato (violenza sessuale, spaccio di droga, violenza a pubblico ufficiale).
4) Daspo: estensione del 'daspo' ai sospettati di terrorismo internazionale e ad aree quali mercati e fiere.
5) Cittadinanza: Si ampliano i termini (da 2 a 4 anni) per l'istruttoria della domanda di concessione della cittadinanza, che verrà concessa solo se si conosce l'italiano.
Revoca per i colpevoli di reati con finalità di terrorismo.
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