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Forme gravi e complicate di influenza: l'Emilia-Romagna in testa

Dall’inizio della sorveglianza sono 63 i casi gravi di influenza confermata, 8 dei quali deceduti, riportati al sistema di sorveglianza da 10 Regioni e Province Autonome

Un rapporto sul monitoraggio dell’andamento delle forme gravi e complicate di influenza da settembre 2016 all'8 gennaio 2017 a cura della Dr.ssa Caterina Rizzo, del Dott. Antonino Bella (Istituto Superiore di Sanità) e della Dr.ssa Anna
Caraglia (Ministero della Salute). Cosa dicono questi numeri? 

I dati presentati sono preliminari. Le regioni che inviano i dati (10/21) aggiornano continuamente le informazioni clinico epidemiologiche sui casi gravi e decessi e di conseguenza i dati potrebbero subire variazioni da una settimana all’altra: l'Emilia-Romagna è quella che ha il numero più alto, 17, seguita dal Veneto con 13. 

Dall’inizio della sorveglianza sono 63 i casi gravi di influenza confermata, 8 dei quali deceduti, riportati al sistema di sorveglianza da 10 Regioni e Province Autonome. L’età mediana dei casi segnalati è di 71 anni (range 3-94). L’83% dei casi gravi ed il 100% dei decessi segnalati al sistema, presenta almeno una patologia cronica preesistente. Le più rappresentate
sono le malattie respiratorie croniche (48,3%) , seguite dalle malattie cardiovascolari (46,7%), dal diabete (31,7%) e dall’obesità (18,3%). Non è stato segnalato nessun caso grave di influenza confermata in donne in gravidanza.

Nella maggior parte dei casi gravi è stato isolato il virus A/H3N2 (58,2%), seguito dal virus A/H1N1pdm09 (7,2%) e dal virus B (3,6%). Nel 31% dei casi gravi e nel 25% dei decessi non è stato possibile tipizzare i virus di tipo A isolati. Nel 75% dei decessi è stato isolato il virus A/H3N2.

Dalla stagione pandemica 2009/2010 è attivo in Italia il monitoraggio dell’andamento delle forme gravi e complicate di influenza stagionale (introdotto con Circolare del 19 novembre 2009 e successive integrazioni con Circolare del 19 novembre 2009 e successive integrazioni con Circolari del 26 novembre 2009, del 27 gennaio 2011, del 7 dicembre 2011, 16 gennaio 2013, 16 gennaio 2014, del 12 gennaio 2015 e del 20 dicembre 2016). Secondo quanto previsto dalla Circolare del Ministero della Salute, le Regioni e Province autonome sono tenute a segnalare al Ministero ed all’Istituto Superiore di Sanità i casi gravi e complicati di influenza confermata in laboratorio, le cui condizioni prevedano il ricovero in Unità di terapia intensiva (UTI) e/o, il ricorso alla terapia in Ossigenazione Extracorporea a Membrana (ECMO). Questa sorveglianza si prefigge di raccogliere da Regioni e Province autonome informazioni sulle forme gravi e ai decessi per meglio conoscere l’epidemiologia delle forme gravi nel Paese anche in termini di possibili fattori di rischio e cambiamenti nel corso dell’epidemia.

In tale contesto, si sottolinea l’importanza di effettuare, al momento del ricovero, i test di laboratorio per l’identificazione dei virus influenzali, inclusa la sottotipizzazione per A(H1N1)pdm09 e A(H3N2), per tutti i pazienti con SARI e con ARDS (secondo le definizioni riportate all’interno della Circolare Ministeriale ricoverati in UTI e/o sottoposti ad ECMO.

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