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Salute: "Un bolognese su 2 si vede grasso, si opta per pericolose diete fai-da-te'

Spesso inefficaci, anzi dannose per la salute. In procinto della prova costume si tenta di tutto perchè in tanti sono insoddisfatti della propria forma fisica. E' il quadro tracciato da Unisalute

Quasi due bolognesi su tre si vedono in sovrappeso . Il 37% dei cittadini considera l'obesità un grave problema sociale con conseguenze per il nostro Sistema Sanitario. Per correre ai ripari, uno su quattro tende a rimediare con diete fai da te. Dannose e inefficaci troppo spesso. E' quanto emerge dall’ultima ricerca dell’Osservatorio Sanità di UniSalute - compagnia del gruppo Unipol - realizzata a Bologna.

Tanti dunque i cittadini felsinei che, scontenti della propria forma fisica, si sentono impreparati ad affrontare la fatidica 'prova costume', e si adoperano per rimediare in tutti i modi. E' il 62% dei bolognesi che ha pensato fosse il caso di perdere peso nell’ultimo periodo: "Un dato che non stupisce - sottolinea Unisalute -  se si ricorda che una precedente ricerca dell’Osservatorio aveva rilevato come il 52% dei felsinei non fa alcun tipo di attività fisica."
Colpa della nostra cucina? Forse in parte, se è vero che per quasi un bolognese su due (41%) il cibo è infatti una vera e propria gioia, un’autentica soddisfazione, per spirito e palato, a cui è difficile rinunciare.

DIETE FAI-DA-TE. Ma quando diventa sempre più difficile allacciare i pantaloni, quali sono i rimedi che sotto le Due Torri considerano più efficaci? "Purtroppo un bolognese su quattro (25%) - continua il report di Unisalute - punta a perdere peso con pericolose diete “fai-da-te”. Un comportamento che rischia di sottoporre il fisico ad autentiche torture, a volte con lunghi periodi di digiuno e spesso con gravi conseguenze per la salute".
Un altro 25%, invece, punta saggiamente a buttar giù la pancia facendo, o ripromettendosi di fare, maggiore attività fisica. Il 44% infine pensa di affidarsi ad un dietologo o ad un nutrizionista.

OBESITA'. Se i bolognesi sono fondamentalmente concordi nel vedersi appesantiti, più frammentate sono le opinioni riguardo al reale problema dell’obesità. Il 19% lega il fenomeno ad una alimentazione sbagliata, il 15% alla pigrizia degli interessati ma il 37% degli intervistati vede nell’obesità un grave problema sociale, che comporta ingenti spese da parte delle istituzioni, che dovrebbero applicare maggiori misure per educare le persone. Il 25% infine lo vede come un problema legato all’opulenza delle società più ricche, un suo sintomo.

"I benefici di una corretta alimentazione, abbinata ad una sana attività fisica, sono ormai conosciuti da tutti. - Ricorda UniSalute - Non si può nascondere che l’obesità abbia un impatto enorme sui costi sociali che il nostro Paese deve sostenere. Parliamo di una cifra che supera ogni anno gli 8 miliardi di euro pari al 6,7% della spesa sanitaria nazionale3 e che diventa sempre più complicato sostenere. L’indagine dell’Osservatorio UniSalute rileva una presa di coscienza degli italiani – e dei bolognesi in particolare - anche rispetto a questo aspetto e può essere letto come un auspicio ad una ulteriore maggiore attenzione nei riguardi dell’obesità per prevenire questa patologia".

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