Febbre del Nilo, la Regione: 'E' ancora necessario proteggersi dalle zanzare'
Benchè l'estate sia alle sue ultime battute, proseguono gli interventi di sorveglianza e controllo della malattia previsti dalla Regione. Finora sono stati diagnosticati 5 casi di malattia neuroinvasiva e 4 casi di forme più lievi
Proseguono gli interventi previsti dal Piano regionale di sorveglianza e controllo della malattia di West Nile (virus del Nilo occidentale o febbre del Nilo).
Finora, rende noto la Regione Emilia Romagna, sono stati diagnosticati 5 casi di malattia neuroinvasiva (per altri 2 sono in corso approfondimenti) e 4 casi di forme più lievi (febbri). È importante che i cittadini continuino ad adottare misure di protezione dalle punture di zanzara per impedire la possibilità, pur non frequente, di essere infettati dal virus West Nile.
Ai Comuni la Regione ha chiesto di continuare gli interventi straordinari contro gli insetti adulti, in caso di manifestazioni all’aperto in ore serali che comportino la presenza di molte persone, e di potenziare l’informazione e la comunicazione sulla necessità di proteggersi dalle punture delle zanzare. Continua il controllo entomologico e veterinario in tutta l’Emilia-Romagna, con catture di zanzare e uccelli selvatici per raccogliere maggiori informazioni sull’entità della circolazione virale.
Le misure da adottare per proteggersi sono quelle classiche; zanzariere, repellenti zampironi o altri apparecchi anti-zanzara. Nei luoghi all’aperto è meglio indossare indumenti di colore chiaro – quelli scuri o colorati sono più attrattivi per gli insetti - che coprano il più possibile (con maniche lunghe e pantaloni lunghi). Vanno evitati i profumi, le creme e i dopobarba in quanto attraggono gli insetti.
Un buon livello di protezione è assicurato dall’uso di repellenti cutanei per uso topico (direttamente sulla pelle).
Malattia e virus West Nile, cosa sono. I serbatoi del virus sono gli uccelli selvatici e le zanzare, le cui punture sono il principale mezzo di trasmissione all’uomo. La maggior parte delle persone infette non mostra alcun sintomo. Circa il 20% presenta sintomi leggeri: febbre, mal di testa, nausea, vomito, linfonodi ingrossati, manifestazioni cutanee (febbre di West Nile). Questi sintomi possono durare pochi giorni, in rari casi qualche settimana e possono variare molto a seconda dell’età della persona.
I sintomi più gravi (malattia neuro invasiva di West Nile) si presentano in media in meno dell’1% delle persone infette (1 persona su 150) e comprendono febbre alta, forti cefalee, debolezza muscolare e problemi neurologici. Nei casi più gravi (circa 1 su mille) il virus può causare un’encefalite letale o esiti permanenti. La forma grave della malattia interessa principalmente le persone anziane o con ridotta efficienza del sistema immunitario.