Spending review vs sistema sanitario regionale: una batosta in corso di approvazione in parlamento con il Ddl Stabilità 2013. E’ quanto emerge da una ricerca del Centro Studi Sintesi di Venezia e presentata oggi da CNA Emilia-Romagna.

CONTI “IN ORDINE”. Una gestione finanziaria positiva quella della sanità emiliano-romagnola: “tra il 2007 e il 2011, ha fatto sempre registrare dei saldi attivi tra ricavi e costi sanitari. Nel 2011, l'avanzo sanitario era di 35 milioni di euro, pari a +8 euro procapite, a fronte di una media nazionale di -29 euro”, eppure viene sottolineato nello studio “è l'Emilia-Romagna la regione destinata ad essere la più penalizzata dai tagli. Il numero dei posti letto complessivi dovrà diminuire di 2.543 unità (-12,3%), di cui 2.007 per quanto concerne i malati acuti e 536 per i post-acuti".

TAGLI. Quindi tagli a un terzo dei posti letto nazionali e, ai – 66 milioni di risorse del 2012 della regione, si aggiungerà un – 170 nel 2013. Lo studio di Sintesi evidenzia che il Ddl prevede anche una riduzione degli importi dei contratti di fornitura di beni e servizi sanitari (farmaci esclusi) pari al 5% nel 2012 e al 10% nel 2013: “effetti negativi per il sistema, come l'incremento dei contenziosi, la riduzione dei servizi e delle prestazioni sanitarie, nonché comportare ulteriori difficoltà alle imprese fornitrici operanti nel settore".