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Terremoto, cosa fare in caso di emergenza

Il territorio di Bologna è a sismicità bassa, ma il sisma del 2012 ha dimostrato che la situazione può cambiare, senza preavviso

Dopo la scossa di terremoto

E' un momento dove il corpo secerne una notevole quantità di adrenalina: la sensazione di gestire le decisioni da prendere aiuta a tenere lo stato di paura sotto controllo.

Appena finita la scossa, controllare prima di tutto se si è feriti e se ci sono feriti nelle immediate vicinanze. Soccorrete i feriti lievi, ma non spostate i feriti gravi, per quanto possibile, almeno se non corrono un pericolo imminente.

Chiamare i soccorsi, avendo cura di specificare dove ci si trova e quante persone ferite ci sono. Il numero unico delle emergenze è il 112, ma ogni corpo ha il suo riferimento di pronto intervento: 115 Vigili del fuoco, 118 ambulanza, 113 polizia, 112 carabinieri.

Attenzione agli incendi: se di piccola entità e non si è feriti, cercare di soffocarli subito, ma se non si è in grado evacuare l'ambiente e tenere a mente il dettaglio delle fiamme per la chiamata dei soccorsi. Spegnere subito ogni fonte di gas, luce e acqua. Non usare accendini e altre fiamme vive, nemmeno per illuminare. Mai uscire scalzi. Cercare subito scarpe robuste o legare un indumento sotto ai piedi: le ferite alle gambe pregiudicano le possibilità di fuga.

Una volta fuori da casa camminare lontano da edifici e cavi elettrici, e raggiungere il punto di raccolta più vicino. Per quanto possibile, prendere le chiavi chiudere a mandata la propria abitazione: c'è sempre chi approfitta delle tragedie per saccheggiare le abitazioni vuote.

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