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Il giorno dell'alert: qualche defezione e arriva solo se il telefono è libero

Una volta a regime, potrà essere attivato per informare direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze imminenti o in corso

Non conoscevamo il trillo esatto, ma oggi alle 12 gli emiliano-romagnoli, chi più chi meno, hanno ricevuto "forte e chiaro" il messaggio del nuovo sistema nazionale di allarme pubblico, ossia IT-alert, un test che, una volta a regime, potrà essere attivato per informare direttamente i cittadini in caso di gravi emergenze imminenti o in corso.

Dalle segnalazioni dei nostri lettori, non tutti lo hanno ricevuto pur abitando in Emilia-Romagna. 

Un altro caso che alcuni cittadini hanno segnalato a Bologna Today è sicuramente di più difficile soluzione: l’allerta arriva solo se la linea è libera, ovvero se non si è impegnati in una conversazione telefonica.

Lungi dal voler essere i soliti criticoni, forse questo aspetto sarebbe da migliorare e molti lettori, compresa la nostra redazione, lo hanno segnalato all'atto della compilazione del questionario, alla pagina indicata nel messaggio stesso. 

Come funzionerà il servizio di alert 

Una volta chiusa questa prima fase, nel 2024, IT-alert diventerà operativo sul territorio nazionale e si attiverà in sei casi di competenza del Servizio nazionale di protezione civile: maremoto (generato da un terremoto), collasso di una grande diga, attività vulcanica (per i vulcani Vesuvio, Campi Flegrei, Vulcano e Stromboli), incidenti nucleari o emergenze radiologiche, incidenti rilevanti in stabilimenti industriali.

IT-alert, infatti, non sostituirà le modalità di informazione e comunicazione già in uso a livello regionale e locale, come ad esempio il canale Telegram @AllertaMeteoER già in uso dal 2020 e gli altri canali social, ma andrà a integrarle.

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